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Tirreno cosentino e tartarughe marine, come riconoscere e proteggere un nido

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Tirreno cosentino e tartarughe marine, come riconoscere e proteggere un nido

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Avvito il monitoraggio delle coste calabresi. L’obiettivo è quello di tutelare le uova delle Caretta caretta per portarle alla schiusa in sicurezza.

 

CETRARO (CS) – Si è svolto ieri a Cetraro, presso l’Hotel San Michele, un incontro formativo/informativo sulla biologia ed ecologia della tartaruga marina Caretta Caretta. Ad organizzare e promuovere l’incontro, l’associazione onlus Caretta Calabria Conservation, operativa con il suo staff di esperti, affiancati da volontari, nel monitoraggio e protezione dei siti di nidificazione di Caretta caretta sul territorio calabrese. L’area di nidificazione regolare per questa specie ricade nel territorio della costa jonica reggina, ma come accaduto lo scorso anno, tutte le spiagge con caratteristiche ecologiche adatte possono essere sito di nidificazione per questo magnifico rettile.

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Da metà giugno a metà agosto circa lo staff di Caretta Calabria Conservation pattuglia le spiagge per rilevare e proteggere i nidi, percorrendo a piedi, in bicicletta e dalla prossima stagione anche con drone, diversi chilometri di costa ogni giorno. Quando un nido viene segnalato o individuato, viene apposta una recinzione adatta a proteggerlo da danni accidentali e da predatori naturali, come volpi o cani randagi. Le spiagge prescelte dalle tartarughe marine sono spesso le stesse che scegliamo noi bagnanti, per cui è opportuno imparare come agire in caso di ritrovamento di un nido. La tartaruga Caretta caretta è una specie protetta da leggi internazionali ed arrecare danno ad un nido può comportare sanzioni anche salate, oltre che mettere a ulteriore repentaglio la sopravvivenza della popolazione calabrese, la più consistente sul territorio nazionale, con ben 20 – 40 nidi all’anno.

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Come ci hanno illustrato e dimostrato i membri dello staff di Caretta Calabria Conservation, la traccia lasciata sulla sabbia dalla femmina che emerge per deporre le uova è molto caratteristica e così anche il nido, per cui nel momento in cui se ne dovesse avvistare uno, è opportuno segnalarne tempestivamente la presenza alla stessa associazione o alle capitanerie di porto, per poter intervenire al più presto e permettere ai piccoli di emergere senza pericolo dal nido circa due mesi dopo la deposizione e raggiungere il mare, ancora una volta sotto lo sguardo vigile ed esperto dello staff Caretta Calabria Conservation.

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