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Inquinamento, sequestrati oltre due chilometri di torrente
CORIGLIANO CALABRO (CS) – Il corso d’acqua minaccia di mettere a rischio la balneazione in mare.
Al fine di tutelare l’ambiente e la salute pubblica un fosso di scolo ed un tratto del torrente Coriglianeto sono stati posti sotto sequestro. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Castrovillari, ha riguardato una lunghezza di 2000 metri lineari fino alla foce a Schiavonea e complessivi 40000 metri quadrati di aree fluviali. Nelle scorse settimane le analisi delle acque eseguite dall’Arpacal hanno consentito di accertare il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione con lo sversamento di reflui di natura fognaria (di colore marrone e maleodoranti). Tali acque, provenienti appunto dall’impianto di sollevamento comunale in totale avaria posto nelle vicinanze del depuratore comunale in località Pendino, vengono scaricate su terreni di proprietà privata ed in parte nel letto del torrente Coriglianeto, con conseguente sversamento in mare.
L’intero impianto comunale, peraltro, risulta già sottoposto a sequestro da parte della Guardia costiera dal 2013 per irregolarità di funzionamento. La libera disponibilità al pubblico dei luoghi in questione comporterebbe il concreto ed imminente pericolo della prosecuzione in permanenza, la reiterazione e/o comunque l’ulteriore aggravamento di fatti di reato. L’Amministrazione Comunale, subito interessata della questione, ha quindi manifestato disponibilità ad eliminare gli inconvenienti riscontrati nel più breve tempo possibile, trattandosi di problematiche all’impianto la cui soluzione è stata avviata da tempo a cura dei competenti uffici tecnici. La posizione degli amministratori della ditta titolare della gestione e della manutenzione degli impianti nonché dei responsabili dei diversi uffici comunali resta al vaglio dell’Autorità giudiziaria.



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