Malamovida e viabilità: “la pedana, pagata con soldi pubblici? Occhiuto non vuole ascoltarci” (AUDIO e FOTO)

La movida, i locali, i ragazzi che si ritrovano per le strade di certo rendono viva la città, ma è anche vero che la notte, i cittadini hanno tutto il diritto di riposare. E poi ci sono quelle modifiche alla viabilità che non piacciono proprio a tutti, così come si vuole far credere.

COSENZA – Il “successo” dell’ordinanza di Mario Occhiuto, di cambiare sensi di marcia e modificare la viabilità non è condiviso da tutti. C’è una numerosa parte di cittadini, residenti, cosentini, che vive numerosi disagi, assiste e subisce le decisioni e non riesce a confrontarsi con il sindaco che va avanti per… le sue strade. Ieri sono stati numerosi i rappresentanti dei comitati cittadini che hanno lanciato le chiavi delle proprie case e attività commerciali all’indirizzo dei rappresentanti del Consiglio Comunale. Dal Comitato nato per contrastare la ‘malamovida’ a Santa Teresa al Comitato Piazza Piccola fino ai tanti commercianti di via Misasi.

“Siamo andati al Comune ed abbiamo contestato  in modo civile e tranquillo – ha spiegato l’avvocato Gabriella Marini Serra, che rappresenta il comitato di Santa Teresa – le scelte dell’amministrazione, e registriamo che i problemi, purtroppo, sono tanti. Il sindaco sta adottando delle decisioni che non hanno nessun tipo di contraddittorio con i cittadini, come il “repentino” cambio della viabilità per “ragioni urgenti e contingibili”, a discapito della sicurezza della viabilità stessa. E’ improponibile – spiega l’avvocato Marini Serra – che piazza Bilotti sia a doppio senso di circolazione e si facciano anche degli interventi di manutenzione a discapito della sicurezza pubblica. Abbiamo visto foto di ambulanze che devono salire sui marciapiedi per poter soccorrere le persone che hanno necessità. E poi ancora ha bloccato piazza Cappello, ed il 118 deve fare un giro assurdo per salvare noi cittadini. So che il comandante dei vigili del fuoco ha anche presentato un esposto perchè non vengono rispettate le strisce di competenza di viabilità dei pompieri”.

L’avvocato Gabriella Marini Serra, intervenuta ai microfoni di Rlb Radioattiva per raccontare quanto accaduto ieri in consiglio comunale, ha anche sollevato dubbi (e chiesto l’accesso agli atti) sull’installazione di una pedana per i locali pubblici in via Parisio, pagata pare con soldi pubblici

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Santa Teresa: quelle pedane sono un abuso!

“Abbiamo chiesto un accesso agli atti – spiga l’avv. Serra – perchè vogliamo capire questi soldi pubblici come sono stati impiegati e non voglio pensare che si vogliano nascondere interessi sottesi per sperimentazioni ipotetiche. C’è un regolamento di decoro urbano per questo tipo di attrezzature e prevede che queste pedane, debbano sorgere su strade con un’ampiezza di almeno 5 metri. E queste pedane sono anche circoscritte da ringhiere. Su via 24 maggio alcune pedane simili sono state installate, ma a carico dei locali. Non capisco – spiega ancora – questa disparità di trattamento e di atteggiamento del sindaco, che va anche a favorire lo stazionamento degli avventori ovviamente senza controllo, e di conseguenza a danneggiare noi residenti di Santa Teresa”.

Per non parlare dei disagi che vivono gli abitanti del centro storico, di via Roma… insomma: “il sindaco ci sta costringendo davvero a consegnargli non le chiavi, ma proprio le nostre abitazioni. E soprattutto il vero problema è che lui non ascolta i disagi dei cittadini. E’ gravissimo”. Un silenzio assordante da parte del sindaco che ieri ha lasciato l’aula, mentre i ‘suoi’ cittadini chiedevano solo di essere ascoltati.