Archivio Storico News
L’onorevole Giudiceandrea propone l’esenzione del bollo per le auto d’epoca
CALABRIA – La legge di stabilità approvata dal Governo Renzi ha introdotto diverse novità, tra cui una che riguarda gli appassionati delle cosiddette “auto d’epoca”.
Mentre fino allo scorso anno le auto vecchie di vent’anni erano ritenute di interesse storico e non erano soggette al pagamento della tassa di circolazione, oggi il governo Renzi ha ritenuto opportuno alzare la soglia dai 20 ai 30 anni; per cui le auto con età compresa tra i 20 e i 29 anni non saranno considerate “d’epoca” e torneranno a pagare il bollo proprio come le auto più recenti. “E’ vero che questo è un modo per scovare i finti collezionisti che circolano con auto che di collezionismo non hanno niente e che sono prive di qualsiasi interesse storico – ha detto il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea – ma è anche vero che se qualcuno va in giro per le strade con una tipologia di vettura non proprio recente è forse perché non può permettersene una nuova. Anche i veri appassionati vengono penalizzati con questa norma e saranno costretti a rottamare il veicolo per evitare di pagare un bollo auto molto elevato, oppure ad aspettare il trentesimo anno di età della propria auto per vedersi annullata la tassa.” Il consigliere ha inoltre ricordato quale indotto prezioso per la nostra economia ci sia intorno alle auto d’epoca: carrozzerie specializzate, officine, artigiani che si prendono cura di questi beni dall’elevato valore storico. “Per quanto riguarda l’applicazione di questa norma riguardante una tassa regionale, come risulta essere il bollo di circolazione,– ha concluso Giudiceandrea – le Regioni possono applicare esenzioni o detrazioni. In Liguria, in Lombardia e in Emilia la situazione è rimasta inalterata rispetto allo scorso anno. Per questo motivo intendo chiedere un incontro con il vicepresidente della Regione Calabria Antonio Scalzo, al quale sottoporrò la mia proposta di totale esonero di questa tassa che secondo gli esperti del settore porterà il Governo ad incassare molto meno di quello che andrà a perdere”.



Social