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Nella sibaritide il maltempo distrugge il 30% delle colture, mentre il Crati minaccia contrada Thurio
CORIGLIANO CALABRO (CS) – Le precipitazioni e le gelate verificatesi dal 31 dicembre al 6 gennaio hanno provocato ingenti danni ad agrumeti ed uliveti.
Andato perso più del 30% delle produzioni. I piccoli produttori, sono quelli più penalizzati. L’intera economia del territorio è a rischio. L’amministrazione comunale di Corigliano ha quindi chiesto lo stato di calamità naturale scrivendo alla Regione Calabria, alla Prefettura di Cosenza e alla Provincia. Nel frattempo è stato sollecitato l’intervento sulla sponda destra del fiume Crati, dove una voragine minaccia le abitazioni di contrada Thurio. Anche in questo caso la Giunta Geraci ha denunciato i rischi inoltrando una dettagliata missiva all’ufficio del Commissario ad Acta per l’Attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria e alla Difesa del Suolo ed alla protezione civile della Provincia di Cosenza per intervenire con urgenza e valutare la situazione. Il sindaco di Corigliano Calabro chiede che vengano adottati i provvedimenti necessari a sopperire ulteriori rischi conseguenti ad eventuali altri nubifragi. Gli ultimi eventi atmosferici che hanno, infatti, interessato la Piana di Sibari, hanno provocato un’enorme voragine lungo la sponda destra del Fiume Crati, a monte della linea ferroviaria, determinando un ulteriore stato di pericolo, per le numerose abitazioni presenti nella contrada Thurio.




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