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Espropri e risarcimenti, lite in consiglio comunale. Il sindaco richiama il PSE: ‘Non siamo in una trattoria’ (FOTO)

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Espropri e risarcimenti, lite in consiglio comunale. Il sindaco richiama il PSE: ‘Non siamo in una trattoria’ (FOTO)

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COSENZA – Accesa discussione ieri pomeriggio in consiglio comunale nel corso dell’approvazione di debiti fuori bilancio.

Due milioni e seicentomilia euro che dovrebbero andare a coprire le spese per il pagamento degli espropri ed il risarcimento dei cittadini che hanno vinto cause legali contro il Comune di Cosenza. Nel corso della sedua consiliare la minoranza dopo aver comunque espresso, tramite l’intervento del consigliere Mazzuca, la propria fiducia nella professionalità dell’assessore al Bilancio Luciano Vigna ”che non ha dato mai adito a sospettare che si stessero compiendo atrifizi contabili” abbandona il consiglio per ”scelta politica”. Una decisione che ha fatto sì che, grazie all’uscita dalla seduta anche del consigliere del Nuovo Centrodestra Franco Perri, che non si raggiungesse il numero di presenze necessario per votare l’approvazione dei debiti fuori bilancio, ovvero 17 consiglieri. I sei politici del PSE comunicata l’astensione dal voto si sono allontanati dai banchi, ma hanno preferito restare all’interno dell’aula per ascoltare, protestando e chiedendo le dimissioni del sindaco perchè ”è evidente non ha più i numeri per governare”. In realtà pare che le assenze registrate tra le fila della maggioranza fossero da attribuire a problemi di salute e familiari. Anche Perri è rimasto all’interno del salone della Provincia scegliendo di non votare e far cadere il numero legale perchè ”dopo la cacciata di Katia Gentile i rapporti si sono incrinati e poi non condivido il fatto che si debbano inserire i debiti in bilancio dopo diversi anni. E’ una cattiva abitudine”.

 

L’ambiente in aula si è riscaldato quando Mario Occhiuto dal suo scranno ha manifestato l’indignazione per il comportamento della minoranza. “E’ grave che non riusciamo stasera ad approvare questi debiti, – afferma – si tratta di denaro che i cittadini aspettano da tempo. Ve ne dovete assumere le responsabilità, i cosentini devono sapere perchè il Comune non restituisce loro il proprio denaro“. A questo punto, infuocati, i consiglieri guidati da Paolini rientrano urlando tra i banchi con il loro leader che parla di ”istigazione alla violenza nei nostri confronti gravissima, visto che di recente abbiamo subito un attentato”. ”Il nostro gesto – tuona Paolini – è volto a dimostrare che il sindaco non ha più i numeri nè gli argomenti per andare avanti”. Mario Occhiuto da parte sua ha tentato di riportare all’ordine i consiglieri facendo loro notare di ”non essere in una trattoria” per poi abbandonare l’aula insieme all’assessore Vigna mentre Paolini, Mazzuca e Ambrogio continuanvano ad esporre le ragioni della propria astensione dal voto. Dopo una breve riunione dei capigruppo, il consiglio comunale è stato sospeso e rinviato a Lunedì 2 Marzo alle 16.30. Si spera che dopo il fine settimana gli animi si plachino così da permettere all’assise di poter discutere dello stato dell’arte del famigerato progetto di piazza Bilotti già all’ordine del giorno.   

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