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Tra i calabresi finalisti di Musicultura anche un cosentino, in giuria Vasco Rossi e Baglioni

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Tra i calabresi finalisti di Musicultura anche un cosentino, in giuria Vasco Rossi e Baglioni

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COSENZA – Sono sedici i finalisti del concorso canoro, tra i quali spiccano i nomi di tre artisti calabresi: Pierpaolo Mazzulla, Stefano Simonetti e Ivan Talarico.

Musicultura è il Festival della Canzone Popolare e d’Autore, che da 26 anni garantisce uno spazio trasparente ai nuovi talenti e contribuisce al ricambio artistico – generazionale della canzone italiana di qualità, che anche quest’anno è pronto ad offrire agli artisti finalisti del concorso una concreta chance, come è stato per tante altre meritevoli promesse, tra cui Simone Cristicchi, Renzo Rubino, Mannarino, Pacifico, Gian Maria Testa, Povia, Avion Travel, Patrizia Laquidara, Erica Mou, Paolo Simoni, Momo, Giua, Amalia Grè, L’Orage… “ Una panoramica affascinante di temi e di linee musicali quella proposta dai 16 finalisti di questa edizione – dichiara il Direttore Artistico di Musicultura Piero Cesanelli -. Dalle emozioni sentimentali alle sofferte storie di disagi sociali, la nuova generazione della canzone d’autore esiste e gode di grande creatività” Tutti i concorrenti sono stati selezionati per mesi, e tra loro, 46 sono stati ascoltati dalla giuria con audizioni dal vivo in un vero e proprio Teatro a Macerata, alla presenza di oltre 3000 persone e di amici di Musicultura come Mariella Nava, Renzo Rubino, Mafalda Minnozzi, Paul Ricci, Vince Tempera ed Enzo Avitabile.

 

Accumunati da un’urgenza espressiva che mette in luce il fermento culturale di un’Italia creativa, i 16 artisti finalisti – singoli o gruppi che siano – sono tutti autori di ciò che interpretano, band, donne e uomini con approcci compositivi ed espressivi diversissimi tra loro, tutti però rappresentativi di un Paese che scrive e canta perché ha qualcosa da dire. I loro brani, che andranno a comporre il CD Compilation, verranno ufficialmente presentati in un concerto in anteprima nazionale il 23 aprile prossimo al Teatro Persiani di Recanati, dove si esibiranno rigorosamente dal vivo. La successiva fase del concorso porterà alla selezione degli 8 vincitori che accederanno alle serate conclusive di Musicultura 2015 all’Arena Sferisterio di Macerata il 19 20 e 21 giugno. Gli 8 vincitori saranno scelti dal grande pubblico dei social e soprattutto dal prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, formato da Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Max Gazzè, Giorgia, Maurizio Maggiani, Dacia Maraini, Marta Sui Tubi, Gino Paoli, Pau (Negrita), Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Michele Serra, Daniele Silvestri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione (Tiromancino). Al vincitore assoluto, decretato durante le serate finali, andranno in premio i 20.000,00 del Premio UBI –Banca Popolare di Ancona.

 

Tra i finalisti, a tenere alta la tradizione musicale calabrese, ben tre artisti: Pierpaolo Mazzulla, da Cosenza, con “L’amore ai tempi della crisi”; Mujura, da Roccella Jonica, con “Amir” e Ivan Talarico, da Petronà, con “Carote d’amore”. Mazzulla è un cantautore calabrese che ha iniziato la sua carriera nel 1997 come voce solista negli Stati di Tensione. Dal suo terzo album, “Echi lontani”, ha tratto due video clip; con lo stesso lavoro ha partecipato alla rassegna “Anime Salve”, concerto omaggio a Fabrizio De Andrè organizzato da Red Ronnie e Franco Battiato. “Avrei potuto scrivere una canzone convenzionale sull’amore, ma così non è stato”: queste le parole con cui ha presentato L’amore al tempo della crisi, alle audizioni live di Musicultura dove ha vinto anche il premio “Un Certain Regard” per la migliore esibizione della serata. “Nella canzone L’amore ai tempi della crisi – ci racconta Pierpaolo Mazzulla – ho utilizzato nomi propri di persona, così da indurre l’ascoltatore ad identificarsi nelle differenti tipologie di personaggi protagonisti del brano”.

 

Stefano Simonetti in arte Mujura, dal 2004 fa parte della band di Eugenio Bennato e collabora con Pietra Montecorvino; un suo brano è stato inserito nel documentario “I picciotti del profeta” mentre un altro suo lavoro è entrato a far parte della compilation “Kaulonia Tarantella Festival . Il disco Mujura contiene undici brani ed è ’ in fase di produzione il suo nuovo album. L’artista ha regalato al pubblico delle audizioni live di Musicultura una performance intensa ricca di fusioni tra la musica popolare calabrese e il folk e il rock contemporaneo, tanto da aggiudicarsi il premio per la migliore esibizione della serata “Un Certain Regard” . Il suo è un giudizio obiettivo e severo, ma allo stesso tempo compassionevole e speranzoso, sulla realtà che lo circonda: ”io devo cantare quello che vedo – ha detto l’artista – e quello che vedo è un ambiente fortemente deturpato da una forte instabilità politica, da un avanzamento della criminalità organizzata”.

 

Ivan Talarico, nato sul lago di Como ma cresciuto in Calabria, si occupa di musica, di teatro, e scrive racconti e poesie. “Carote d’amore”, la canzone entrata in finale di Musicultura, è il singolare titolo del suo pezzo, che a suo stesso dire “non ha molta connessione col testo, che non ha molta connessione con la musica”. L’ironia caratterizza gran parte della sua attività artistica nonché il modo in cui il suo sguardo, nascosto velatamente dagli occhiali, osserva il mondo, per poi raccontarlo, a modo suo. ”Suono la chitarra e canto utilizzando vocalizzi, fonemi, borborigmi e altre sfumature che non appartengono alla parola.- ha dichiarato Ivan Talarico – Tutto questo ha un forte impatto sul pubblico, che spesso vedo rapito dalla strana comunicazione di questi brani”.

 

 

mujura

 

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