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Operazione “Green Gold”, sgominata una banda di rapinatori. Otto arresti (VIDEO – FOTO – NOMI)

Calabria

Operazione “Green Gold”, sgominata una banda di rapinatori. Otto arresti (VIDEO – FOTO – NOMI)

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Gli investigatori hanno anche ricostruito il modus operandi dei criminali: gli stessi si preoccupavano di asportare preventivamente auto o targhe, al fine di commettere i delitti in maggiore sicurezza – sette gli episodi contestati di furto di auto e targhe di copertura – raggiungevano a bordo di vari mezzi gli obbiettivi, sui quali erano stati effettuati accurati sopralluoghi, e 2/3 rapinatori penetravano nell’esercizio, armati di pistola e, a volte, anche non travisati per consumare la rapina, mentre gli altri rimanevano all’esterno con la funzione di “pali”; la fuga infine era organizzata con almeno due macchine, una delle quali impiegata quale staffetta. Fondamentale era, altresì, la diversificazione dell’impiego delle due donne nell’ambito delle attività criminali poste in essere dal sodalizio: nel corso dei sopralluoghi: le stesse entravano nelle gioiellerie, accompagnate da uno degli altri appartenenti all’associazione, fingendo l’interessamento all’acquisto delle merce al fine di ispezionare l’obbiettivo; quali “vedette”: durante la rapina al Ristorante di San Giorgio Morgeto, hanno svolto il ruolo di vedetta consumando una cena di “coppia”, segnalando poi ai compagni l’assenza di altri clienti nel locale; ruolo di basista: per la rapina al negozio di abbigliamento a Polistena, una delle donne era anche dipendente dell’esercizio, svolgendo quindi un ruolo da “basista”.

La consorteria criminale aveva a disposizione numerose armi (nel corso dell’indagine è stata documentata la disponibilità di almeno 7 pistole) illegalmente detenute, che utilizzavano con spregiudicatezza per raggiungere i propri fini. Infatti, in un caso, all’interno del predetto negozio di abbigliamento di Polistena, gestito da cittadini cinesi, hanno esploso anche dei colpi a scopo intimidatorio per interrompere sul nascere un tentativo di reazione da parte del proprietario. Le indagini hanno consentito di documentare come parte dei proventi delle rapine fossero utilizzati per lo smercio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, sia nelle piazze di spaccio della Piana, sia nel Nord-Italia. Infatti, in due diversi episodi, tre persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, precedentemente acquistata dalla consorteria indagata. In particolare, un 57enne e un 26enne di Polistena sono stati trovati in possesso di oltre 4 kg di marijuana, mentre l’altro, 54enne di Bologna, è stato arrestato per la detenzione di 2,1 kg di marijuana, oltre a una pistola beretta cal. 7,65 con matricola abrasa completa di 28 proiettili. Nel corso delle perquisizioni è stato rinvenuto nella disponibilità di Ferrazzo un appartamento nel centro di Polistena, completamente dedicato alla coltivazione di marijuana e allestito con illuminazione dedicata, sistemi di aerazione e di essiccazione con ventole, sigillato con silicone e gommapiuma. Sei degli indagati saranno tradotti alla Casa Circondariale di Palmi mentre le due donne saranno sottoposte agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. Al momento risulta irreperibile uno dei destinatari del provvedimento.

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