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La Salini Impregilo non vuole la penale, ma realizzare il Ponte sullo Stretto bloccato da ‘deficienti’
ROMA – La ditta è aggiudicataria dell’appalto da tre miliardi e 88 milioni di euro e non intende rinunciarvi.
“Sul ponte sullo Stretto di Messina io mi batto non per avere una penale ma perché sia realizzato. E’ importante che sia fatto, chiunque lo faccia non per forza noi”. Ad affermarlo è l’Amministratore delegato di Salini-Impregilo Pietro Salini parlando con i giornalisti prima di un incontro con gli studenti all’università la Sapienza. Non realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina per Salini sarebbe “uno scandalo, in quanto – afferma – la realizzazione del Ponte di Messina darebbe lavoro a 45mila addetti in loco e che il rendimento per lo Stato sarebbe di 4,5 miliardi”. Salini addebita le colpe della chiusura del progetto agli estensori della Valutazione di Impatto Ambientale sull’opera, definiti come “deficienti”: ”E’ uno scandalo – ha detto – che un’opera come il ponte sullo stretto di Messina non si faccia per i deficienti che hanno scritto la Via, dovremmo vergognarci“.



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