Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Domani a Cerisano nuovo incontro sul tema della comunicazione in famiglia

Archivio Storico News

Domani a Cerisano nuovo incontro sul tema della comunicazione in famiglia

Pubblicato

il

213553dec68354049b05da6d8db1ce35

CERISANO (CS) – Si terrà domani alle 18,00 presso la Casa delle Culture un nuovo incontro sul tema della mediazione familiare, per far sì che la famiglia sia vista come luogo di comunicazione e non di battaglia.

Il nuovo appuntamento è promosso dallo sportello di mediazione familiare del Comune di Cerisano e della stessa parrocchia in San Lorenzo (appuntamenti rispettivamente il martedì pomeriggio e il giovedì sempre nel pomeriggio) e attivo grazie all’impegno della dottoressa Cristina Ciambrone, mediatore familiare Aimef e vice consigliere familiare sempre dell’Aimef. Modererà i lavori la giornalista Mirella Molinaro. Il tavolo di presidenza vedrà la presenza del criminologo clinico e pedagogista, Sergio Caruso; l’Europrogettista, Teresa Zicarelli, saluterà la presidente dell’associazione “Con Paola” di Marano e il consigliere di maggioranza del Comune di Cerisano, Rosario Belmonte. I contributi artistici saranno a opera dei poeti Mario Mandarino e Lucia De Cicco, la mostra fotografica di Carmela Paonessa e le installazioni pittoriche del Maestro Marcello La Neve. L’Incontro sarà incentrato sul tema della famiglia e avrà il titolo: “La famiglia luogo del comunicare e dell’educare”.

 

Lo scopo è quello di aiutare a comprendere meglio i ruoli familiari, educare all’affettività e a riconoscere l’importanza della mediazione all’interno della famiglia, non solo per i figli, ma anche per vivere un rapporto di coppia più sereno. Ecco che la figura del mediatore familiare diventa importante. Ma che cosa è un mediatore familiare? «Il Mediatore Familiare si occuperà non solo di arginare i conflitti tra i protagonisti del processo mediativo, ma abbasserà anche i costi e i rischi di procedure lunghe e snervanti, cercherà inoltre di prevenire i disagi delle future generazioni che troppo spesso risultano essere le vere vittime di situazioni “travolgenti”, questo consentirà così loro di non essere privati dell’affetto e della collaborazione dei genitori, di godere di una crescita sana in armonia con se stessi e con gli altri. Il mediatore, dunque, dovrà essere in grado di non prendere posizione, di non favorire per empatia nessuno dei due patner, di non esprimere giudizi o atteggiamenti interpretativi e/o assistenziali, né di sostituirsi ad uno o ad entrambi. Ciò non deve farci pensare a un mediatore “inerte” che assiste passivamente a quello che succede nella “stanza di mediazione”. Il mediatore familiare professionale non è né un giudice, né un arbitro, né un avvocato, né uno psicologo/psicoterapeuta, ma è un facilitatore della comunicazione fra le parti, capace di stimolare queste ultime a decidere come rinegoziare le loro relazioni familiari».

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA