Cosenza
Ambulanze in protesta davanti l’Asp di Cosenza, pazienti attendono soccorsi (FOTO)
I mezzi di primo soccorso fermi in attesa di convenzione impossibilitati a prendere in carico le urgenze
COSENZA – Ambulanze in presidio all’Asp di Cosenza. Questa mattina le associazioni che si occupano del primo soccorso e di diversi servizi in provincia di Cosenza hanno deciso di protestare davanti agli uffici Asp di via Alimena. Dopo mesi, finalmente, gli operatori sanitari erano riusciti ad ottenere un appuntamento con il direttore amministrativo Luigi Bruno. Il dirigente però non ha inteso riceverli, annullando l’incontro. Il motivo della manifestazione è legato al rinnovo della convenzione stipulata solo con alcune delle associazioni presenti sul territorio, per ulteriori due anni. Il rinnovo riguarda il rinnovo di un’ulteriore proroga, sempre di due anni, emessa anche in questo caso senza alcun tipo di bando ad evidenza pubblica. A causa di ciò diciotto associazioni sono, di fatto, escluse dal fornire primo soccorso ai pazienti pur essendo munite di mezzi con attrezzature all’avanguardia. Ognuna possiede da due a quattro ambulanze che potrebbero, al bisogno, sopperire alla carenza di personale e automediche del 118. Per assurdo invece non possono intervenire in caso di emergenza.
Il problema sarebbe legato alla nuova riforma sanitaria che ha trasformato in legge il ddl Lorenzin. Non riuscendo a sciogliere i nodi burocratici per uniformare le convenzioni dell’Asp alla normativa vigente l’Asp di Cosenza ha deciso di lasciare tutto immutato. Il risultato? Sembrerebbe che da dieci anni a dividersi la ‘torta’ del primo soccorso siano sempre le stesse associazioni: sette in totale. “L’Asp – spiega Francesca Camposano dell’Avam di Cosenza – ci ha messo in una situazione di estremo disagio sul fronte dei soccorsi. Noi non possiamo dare supporto al 118. Nonostante abbiamo mezzi con dispositivi di ultima generazione (un nostro defibrillatore è costato oltre 18mila euro), non veniamo tenuti in considerazione. Il 31 dicembre scorso è stata rinnovata l’ennesima convenzione sempre con proroghe poco trasparenti. Abbiamo fatto anche dei ribassi sui costi che l’Asp sostiene per il servizio d’emergenza, ma niente. I cosentini spendono circa un milione e 700mila euro l’anno per le ambulanze convenzionate. Siamo associazioni di volontariato, abbiamo chiesto di essere sentiti, avremmo fatto risparmiare sui costi del primo soccorso e fornito un servizio efficiente ai cittadini.
Ci occupiamo di trasporto disabili, prelievi ematici, distribuzione di farmaci, prelievi a domicilio e con l’Asp collaboriamo per il trasporto dei pazienti dializzati. Per portare avanti e indietro gli emodializzati andiamo bene e per gestire l’emergenza no? In più con arroganza il direttore amministrativo Luigi Bruno entrando in auto ci ha urlato contro che la questione non gli interessa, che siamo scorretti e non dovevamo protestare”. Da suo canto, Luigi Bruno, che effettivamente stamattina non ha incontrato i manifestanti afferma che “entro la fine di febbraio si riunirà la commissione istituita per valutare se le 18 associazioni possiedono i requisiti per poter essere accreditate in supporto del 118. Giovedì prossimo alle 10.00 incontrerò i manifestanti”. Intanto sull’affidamento del servizio di primo soccorso ai privati (associazioni di volontariato) è stato già presentato un esposto alla Direzione distrettuale antimafia affinché si indaghi sulle procedure ritenute ‘anomale’. Si ipotizza un illegale monopolio nella gestione delle emergenze sanitarie. A sporgere denuncia la Congregazione di Misericordia di Diamante che oggi non era presente alla manifestazione di protesta.Â



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