Cosenza
Cosenza, da Calatrava al Planetario, Caruso: “viaggio in una città in evoluzione” (AUDIO)
A pochi giorni dalla spettacolare e suggestiva inaugurazione del ponte San Francesco di Paola, disegnato e pensato da Santiago Calatrava, l’assessore alla riqualificazione urbana del Comune di Cosenza, Francesco Caruso guarda avanti e racconta come cambierà quell’area di Cosenza, a partire dalla prossima primavera.
COSENZA – “E’ una città impegnata in un continuo processo di valorizzazione”. L’assessore alla riqualificazione urbana, Francesco Caruso, racconta il nuovo volto di Cosenza, già cambiato con l’imponente ponte di Calatrava, aperto da un “un evento spettacolare – ha dichiarato – adeguato alla spettacolarità dell’opera che coniuga soluzioni ingegneristiche di alto profilo con scelte architettoniche evolute e dal grande valore artistico”.
Caruso con entusiasmo ha raccontato le evoluzioni che stanno interessando la città dei Bruzi partendo proprio dal primo step, il ponte intitolato al patrono della Calabria per poi arrivare alla navigabilità di un tratto del fiume che attraversa la città. “La cittadinanza ha risposto in massa e abbiamo avuto nei giorni successivi una continua affluenza da parte di interessati e curiosi arrivati anche dall’hinterland a transitare e a camminare sull’opera. Siamo stati persino “costretti” a chiudere al traffico una carreggiata per consentire il deflusso in sicurezza della moltitudine di persone che hanno voluto visitare il ponte”.
“Un’opera fortemente identitaria pensata con finalità che non è solo infrastrutturale ma mirano anche all’interesse turistico e alla crescita sociale ed economica del territorio. I cittadini quando si specchiano in un’opera bella e ne fruiscono si sentono orgogliosi e si rafforza il loro senso di identità comune”.
ASCOLTA L’INTERVISTA
[audio_mp3 url=”https://quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2018/02/caruso-francesco-assessore-cosenza.mp3″]
In molti hanno notato, e sottolineato anche lo spaccato che circonda ancora l’imponente struttura ovvero la devastazione su via Reggio Calabria, ma l’assessore Caruso guarda avanti: “l’opera del Ponte è anche fulcro di un processo di rigenerazione e sta al centro di un processo di riqualificazione e conversione. Abbiamo immaginato e realizzato opere che vanno ad essere prospicienti sia al ponte che al fiume, come ad esempio il Planetario. Immaginiamo anche una piazza che colleghi la spalla del ponte con il planetario stesso. E’ tutto mirato ad una rigenerazione totale del territorio”.
“
Ed anche il fiume sarà valorizzato con opere di ingegneria naturalistica; sarà recuperato come risorsa, con opere che lo renderanno navigabile nel tratto che va dal ponte di Alarico a valle del Ponte di Calatrava, con un intervento di briglie amovibili – spiega Caruso – creeremo delle barriere reversibili per costituire un bacino di canottaggio navigabile per natanti di basso pescaggio (piccole imbarcazioni o canoe). L’obiettivo è di riconnettere una zona degradata e ammalorata ricucendola con la zona ad est e con il centro storico. Percorsi mobili che si ricollegano anche al centro della città, il parco del benessere, corso Mazzini da percorrere a piedi o in bicicletta per rendere il tutto integrato e con una mobilità alternativa”.
Prossimo step: “ammirare e perdersi dietro al peregrinare delle stelle”
“In primavera vedremo l’apertura del Planetario che ha un carattere ludico, e costituisce un’attrattività della città di Cosenza anche per tutti i visitatori che verranno a fruire di questo spettacolo. Si chiama Planetario – spiega l’assessore Caruso – ma in realtà il planetario è uno strumento evoluto, tecnologico, sofisticato adatto a soddisfare le esigenze di spettacolarità e di cultura scientifica attuale che si trova al centro della sala di proiezione.
Una sala sormontata da una cupola che è seconda in Italia solo a Milano, e sulla volta, saranno proiettate le immagini degli astri, dei corpi celesti simulandone anche il movimento. Lo spettatore si troverà immerso e coinvolto in un’esperienza diretta con i fenomeni dell’universo e potrà perdersi dietro al peregrinare delle stelle. Qui si terranno conferenze di carattere didattico per le scuole ma anche, divulgative e scientifiche, e sarà un luogo d’incontro per studiosi e appassionati”. “Per Cosenza – ha concluso l’assessore Caruso – rappresenterà un indotto turistico, un opera di riferimento in cui vivere spazi sociali ma anche un punto di partenza per il visitatore che da lì può intraprendere un viaggio in una città impegnata in un continuo processo di valorizzazione”.



Social