Cosenza
Caso Vrenna – QuiCosenza, si attende il verdetto
La solidarietà del Comitato Ambientale Presilano: “Il ras calabrese dei rifiuti, tra l’altro proprietario della discarica di Celico, non sopporta per niente l’informazione libera e indipendente”
COSENZA – Questa mattina, presso il Tribunale di Cosenza, si è tenuta una nuova udienza del processo che vede imputata la giornalista Maria Teresa Improta, querelata da Raffaele Vrenna. La giornalista ha esposto in aula i fatti di cui è a conoscenza, che riguardano l’attendibilità dei tre collaboratori di giustizia Luigi Bonaventura, Domenico Bumbaca e Vincenzo Marino. L’udienza è stata poi rinviata al prossimo 22 marzo, giorno in cui dovrebbe essere pronunciata la sentenza.
Come di consuetudine, ad esprimere solidarietà alla giornalista Improta, il Comitato Ambientale Presilano che ha dichiarato: “La ‘colpa’ di Maria Teresa sarebbe quella di aver riportato le dichiarazioni di alcuni pentiti di ‘ndrangheta (atti ufficiali), che accusano il noto imprenditore crotonese di essere parte attiva della criminalità organizzata. Il ras calabrese dei rifiuti, tra l’altro proprietario della discarica di Celico, non sopporta per niente l’informazione libera e indipendente. Si tratta dello stesso Raffaele Vrenna che poche settimane fa, per l’ennesima volta, è finito nelle cronache giudiziarie, a seguito delle intercettazioni telefoniche dell’operazione Stige. L’operazione antimafia condotta da Gratteri, che ha visto finire in manette quasi 150 persone tra politici, imprenditori e “ndranghetisti. Manifestiamo ancora una volta la nostra vicinanza e solidarietà alla giornalista del quotidiano on line QuiCosenza, coscienti e convinti che la verità non si processa. Chi lucra sulla salute collettiva e devasta il territorio non può certamente dare o imporre morali a nessuno. Maria Teresa siamo con te!”
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