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Rende, l’acqua del Parco Santa Chiara e i costi per l’imprenditore ‘fantasma’

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Rende, l’acqua del Parco Santa Chiara e i costi per l’imprenditore ‘fantasma’

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IL PROGETTO, I COSTI E I SERVIZI DEL PARCO ACQUATICO SANTA CHIARA

 

L’idea sembrerebbe sia nata nel 2005 durante la degenza di Sandro Principe in ospedale, dopo l’aggressione subita durante l’inaugurazione della Cattedrale di San Carlo Borromeo. Il parco acquatico doveva rispondere alle esigenze dei cittadini che con la crisi economica non avevano più modo di trascorrere lunghe villeggiature fuori cittĆ . L’acqua sarebbe stato l’elemento attrattivo con il lago navigabile (dove vi saranno sei barchette a noleggio) e la piscina all’aperto, il resto dei servizi invece avrebbero offerto possibilitĆ  di svago a 360° dal centro benessere al ristorante. I terreni, di proprietĆ  del notaio Gisonna, furono espropriati al costo di un milione e mezzo di euro. I duecento ulivi che ospitava, all’inizio dei lavori di sbancamento, sono stati espiantati, invasati e depositati in un magazzino di via Ponte Crati a Cosenza per essere usati, al bisogno, dal Comune di Rende.

 

SuĀ questi sette ettariĀ ĆØ stato costruito con 18 milioni e 500mila euro il parco acquatico con hall-bar; teparco-acquatico-sportivo-Santa-Chiara-Rende2-577x400cnotown; auditorium; piscina Spa coperta; campo polivalente calcetto-basket-tennis; campo miniaturgolf; area giochi per bimbi; palestraĀ (compresa di attrezzature) – Spa; ristorante sul lago; bacino navigabile con pontili; bacino balneabile con spiaggia; aree verdi; viali pedonali e carrabili. Il valore stimato dell’infrastruttura ĆØ di 24 milioni 335mila euro. Il concessionario, come previsto dal bando, dovrĆ  garantire l’ingresso gratuito degli utenti al parco durante le ore di apertura. Gli utenti pagheranno soltanto qualora dovessero usufruire dei singoli servizi. Il Comune di Rende, da contratto, avrĆ  la disponibilitĆ  gratuita delle strutture contenute nel Parco Acquatico per manifestazioni sportive, ludico ricreative, culturali (20 giorni l’anno per la tecnotown, 20 giorni per gli spazi all’aperto, 20 giorni per l’auditorium).

 

La gestione sarĆ  considerataĀ ad ogni effetto servizio pubblico e non potrĆ  essere sospesa o abbandonata arbitrariamente. Chi vincerĆ  la gara dovrĆ Ā provvedere in tutto e per tutto alla conduzione degli impianti, con particolare attenzione agli impianti idraulico, elettrico e per trattamento acqua.Ā Per la pulitura della piscina verranno usati i sistemi tradizionali, mentre per il laghetto si farĆ  ricorso alla fitodepurazione attraverso piante che filtreranno le acque e le riverseranno nel bacino da una cascata che ne permetterĆ  il riciclo per l’irrigazione del parco. Ogni anno il gestore dovrĆ  poi trasmettere all’amministrazione comunale una relazione sull’andamento delle attivitĆ  con indicazione dell’afflusso al parco e il grado di apprezzamento da parte dei cittadini. La struttura dovrebbe creare più di cento posti di lavoro una volta entrata in funzione.

 

L’ACQUA POTABILE DEL LAGO ARTIFICIALE E LA SICCITA’

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