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Bollette a 28 giorni, Tar respinge ricorso degli operatori. Da aprile i rimborsi (AUDIO)

Calabria

Bollette a 28 giorni, Tar respinge ricorso degli operatori. Da aprile i rimborsi (AUDIO)

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Il Comitato Difesa Consumatori ora pretende il rimborso per tutti quegli utenti che hanno subito la modifica delle bollette a 28 giorni. Il Tar ha infatti respinto il ricorso di sei operatori di telefonia.

 

COSENZA – Il Comitato Difesa Consumatori ha reso noto che il Tar ha respinto il ricorso presentato dalle compagnie telefoniche Asstel, Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb e Eolo, ed ha dichiarato illegittime le bollette a 28 giorni, sospendendo anche i rimborsi automatici spettanti a partire da giugno 2017. Pietro Vitelli responsabile del Comitato Difesa Consumatori sottolinea che le citate compagnie telefoniche avevano presentato ricorso contro la delibera Agcom, che aveva stabilito la fatturazione mensile come unica possibilità per i gestori, dichiarando illegittime le bollette conteggiate su 28 giorni. E così come già accennato, lo stesso Tar ha sospeso i rimborsi automatici annunciati sulle prime fatture mensili a partire da aprile 2018 che avrebbero dovuto restituire ai consumatori quanto pagato in più, proprio a causa delle bollette calcolate su 4 settimane.

Vitelli, ha spiegato la situazione ai microfoni di RLB

ASCOLTA L’INTERVISTA
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vitelli“Ovviamente la nostra organizzazione di tutela dei diritti dei cittadini consumatori-utenti non starà con le mani in mano – spiega Pietro Vitelli – anzi continuiamo a spingere su tutti i soggetti coinvolti, operatori di telefonia mobile, fissa e pay-tv, nessuno escluso, affinché tutti i consumatori ricevano indietro quanto versato indebitamente. Con le fatture a 28 giorni infatti, abbiamo pagato un mese in più all’anno e, sicuramente ci batteremo per ottenere la restituzione delle somme in più, sottratte alle tasche dei consumatori”.

In conclusione fa sapere il Comitato Difesa Consumatori, le compagnie hanno tempo per adeguarsi fino al 4 aprile 2018 e, nel caso in cui, dovessero violare la norma dovranno pagare ai consumatori un indennizzo forfettario pari a 50 euro entro una data stabilita dall’Autorità delle Comunicazioni, più 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza. Inoltre, l’Agcom ha anche raddoppiato la sanzione da un minimo di 240.000 euro a un massimo di 5 milioni.

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