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Quattro chili di droga, armi clandestine e munizioni, 43enne lascia il carcere

Rende

Quattro chili di droga, armi clandestine e munizioni, 43enne lascia il carcere

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La condanna prevedeva fino a 20 anni di carcere, ma la difesa “colpisce di fioretto”: riqualifica del reato e esclusione dell’aggravante recidiva specifica

 

RENDE – A distanza di tre mesi dall’arresto, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, ricettazione e detenzione abusiva di arma clandestina e munizioni, la difesa smonta il quadro accusatorio, ottiene la riqualificazione del reato in materia di droga, l’esclusione dell’aggravante recidiva specifica reiterata e la scarcerazione dell’imputato, V.L. 43enne, pregiudicato, con il patteggiamento della pena da scontare ai domiciliari. Un caso nelle aule del Tribunale terminato a “colpi di fioretto” dalla difesa di V.L., rappresentata dall’avvocato Giampiero Calabrese. Sul capo del 43enne pendevano i capi di imputazione di detenzione di 4,5 chili di hashish, un fucile “Colt” modello Ar15 (M16) Sporter calibro 222 con matricola abrasa, completo di caricatore e relativo munizionamento; 2 caricatori per pistola; circa 100 cartucce di vario calibro. Da una prima analisi effettuata sulla sostanza stupefacente, risultarono ricavabili circa 65mila dosi medie, per un valore di mercato al dettaglio stimato in 25mila euro. Solo il reato di droga prevedeva la condanna dai sei ai 20 anni di carcere. Proprio in merito a quest’ultimo capo d’accusa relativo alla detenzione della sostanza stupefacente, il giudice ha accolto la tesi della difesa riqualificando il reato in droga leggera che comprende una pena dai due ai quattro anni. L’imputato, dunque avrebbe potuto scontare una condanna molto pesante in carcere ma ieri ha fatto rientro nella propria abitazione.

 

I fatti

Il 43enne era stato tratto in arresto, in flagranza di reato, il 23 novembre del 2017 dai militari dell’Arma, in contrada Cava di San Pietro del comune di Rende, intorno alle 15.20, presso un deposito di materiale edile. I carabinieri avevano notato il 43enne chiudere frettolosamente una porta scorrevole in ferro con un lucchetto per poi salire a bordo dell’autovettura, una Honda di colore blu. Fermato e perquisito, all’interno del giubbino aveva occultato un panetto da un chilo di hashish, avvolto con nastro adesivo e pellicola trasparente. La perquisizione si è estesa al magazzino dove erano stati rinvenuti in una cassetta in legno per frutta ricoperta da un sacco dell’immondizia, consegnata dallo stesso 43enne, in cui erano occultati altri tre panetti da un chilo ognuno e uno aperto, parzialmente rivestito, contenente due stecche del peso di poco più di 200 grammi. Sempre all’interno del deposito vennero rinvenuti: un sacco dell’immondizia contenente un fucile “Colt” calibro 222 modello Ar15 (M16) Remington con matricola punzonata, nascosto sotto uno scaffale in legno. Insieme al fucile erano nascosti un caricatore con cinque cartucce cal 222 Remington; 15 cartucce cal. 222 Remington in una scatola; 50 cartucce “Geco” calibro 380, 10 cartucce “Gfl” calibro 765, 12 cartucce “Mfs” calibro 9×21, una cartuccia “Gfl” calibro 223 Remington, un caricatore bifilare calibro 9 corto da 10 colpi, un caricatore monofilare calibro 7.65.  L’intero materiale rinvenuto venne sottoposto a sequestro.

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