Calabria
Morì dopo una lite per una precedenza in strada, condannato 27enne
Morire per un litigio per un ‘dare precedenza’. La discussione, una spinta e poi la caduta fatale. Per la morte di un ferroviere di 56 anni è stato condannato un 27enne
CATANZARO – E’ stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione Angelo Viscomi, di 27 anni, residente a Belcastro. L’accusa è di omicidio preterintenzionale e la sentenza è stata pronunciata ieri al termine del processo celebrato con il rito abbreviato nel tribunale di Catanzaro. Alla pena si aggiunge il risarcimento del danno alla parte civile che sara’ quantificato in altra sede.
Al centro del procedimento, una lite avvenuta in strada il 21 luglio dello scorso anno, quando sulla statale 106, nel territorio di Botricello, Viscomi avrebbe colpito Salvatore Gidari, ferroviere di 56 anni, deceduto dopo 23 giorni di coma. La sentenza e’ stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare Carmela Tedesco, davanti al pubblico ministero Graziella Viscomi. Gli avvocati delle parti erano Aldo Casalinuovo per i familiari della vittima, Piero Funaro e Gregorio Viscomi per l’imputato. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Botricello e della Compagnia di Sellia Marina, tutto sarebbe avvenuto durante una lite per una semplice precedenza, con conseguenze tragiche per il ferroviere, morto dopo ventitre’ giorni di coma. L’uomo aveva battuto violentemente la testa dopo essere stato colpito da un calcio sferrato da Viscomi.
Una morte ritenuta assurda e inaccettabile quella di Gidari, padre di due figli e soprattutto molto amato dalla famiglia che a seguito della sua morte decise anche di donare gli organi.



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