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Ambrogio: «Nuovo Ospedale a Vaglio Lise, senza far morire l’Annunziata»

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Ambrogio: «Nuovo Ospedale a Vaglio Lise, senza far morire l’Annunziata»

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Ambrogio è dalla parte dei cittadini e sceglie Vaglio Lise ma sostiene l’Annunziata. Soprattutto dichiara: «Quello che si deve raggiungere é l’intesa della volontà politica»

COSENZA – «Adesso entra nel pieno dello scontro politico la vicenda del nuovo ospedale di Cosenza che non fa altro che alimentare un clima di sfiducia e di anti politica nei cittadini che, di contro, sono costretti a convivere con un diffuso malessere della sanità e dei rispettivi servizi collaterali offerti. Il tempo delle divisioni e della continua campagna elettorale bisogna lasciarseli alle spalle se si vuole davvero dare prova di credibilità e capacità amministrative. Né alcun tatticismo può servire alla causa» A scrivere è Marco Ambrogio, consigliere comunale e provinciale Pd di Cosenza.
«Per quello che si è detto nei mesi scorsi, non può esserci location migliore di Vaglio Lise, luogo che nasce sulla SS 107 che collega il Tirreno all’altopiano Silano senza congestionare la città che, nei prossimi mesi, si appresta a subire una elevata pedonalizzazione che la proietterà tra le città più all’avanguardia sotto il profilo della vivibilità e qualità della vita. Inoltre vista la portata dei 700 posti letto, gran parte dell’utenza avrà modo di raggiungere il nosocomio da tutta la Provincia direttamente in treno ed in metro. Si, perché non va dimenticato che il nascituro, sarà l’ospedale della Provincia di Cosenza. Chiuso il capitolo Vaglio Lise però, non può avere minore importanza l’attuale location che da quasi un secolo ospita l’Annunziata che, se si svuotasse rischierebbe di marginalizzare una parte importante di città ai piedi del centro storico.
Allora, accanto al nuovo ospedale si deve pensare alla cittadella della salute, proprio nell’attuale ospedale, in modo da ospitare ambulatori, centri di diagnostica ma anche punti di formazione e prevenzione medica.
A nostro avviso può essere l’unica chiave di volta di questa delicata vicenda che mette al centro di un conflitto ormai becero cittadini ed utenti che assistono passivamente all’ennesimo  indecoroso spettacolo.
I fondi ci sono per raggiungere entrambi i risultati, quello che si deve raggiungere é l’intesa della volontà politica.
Serve un grosso passo in avanti che nei prossimi giorni promuoveremo per capire chi vuole e chi non vuole assumersi le dovute responsabilità».

I consiglieri comunali di opposizione ritornano sulla questione del nuovo Ospedale

«Niente di nuovo sotto il sole. In Calabria siamo abituati ai campanilismi, alle guerriglie e alle gelosie che passano sopra la testa dei cittadini bisognosi di buone politiche pubbliche. Apprendiamo dalla stampa che dopo aver atteso inutilmente otto mesi che l’amministrazione Occhiuto convocasse il consiglio comunale, come da noi richiesto e innumerevoli volte sollecitato, perché si determinasse in ordine alla scelta del luogo in cui far sorgere il nuovo ospedale, il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio si sta orientando, per non perdere le risorse programmate, a commissionare uno studio di fattibilità per la realizzazione del sito in un’altra zona dell’area urbana». Per i consiglieri comunali del Pd, Anna Fabiano, Francesca Cassano, Alessandra Mauro, Enrico Morcavallo e Bianca Rende non si gioca con la salute dei cittadini.

«Come temevamo, seguendo il cattivo esempio romano, la belligeranza tra istituzioni genera ritardi gravissimi e addirittura rischi di dissolvenza. Premesso che costituisce priorità indiscussa la realizzazione del nuovo ospedale, che va incontro ad esigenze e al diritto di buona salute dei cosentini e dei calabresi e premesso altresì che siamo da sempre favorevoli alla costruzione della città unica, per cui consideriamo ogni insediamento nell’area urbana un valore aggiunto alla sua crescita e alla sua costituzione,  come consiglieri comunali della Città di Cosenza esprimiamo seria preoccupazione e biasimo per tutte le opportunità di lavoro e di incrementi economici legati all’indotto di un ospedale che rischiano di andare perduti con grave danno all’economia cittadina.

Non possiamo che denunciare i pericoli per la città che tale inerzia determina e d’altra parte auspicare che ovunque venga realizzata la struttura, al più presto veda la luce, perché le condizioni della sanità locale sono tali da richiedere che con urgenza si proceda all’impiego dei fondi e alla realizzazione dell’opera. E’ ovvio, ed è questa la causa prima della nostra preoccupazione, che attendere l’esecuzione del nuovo studio di fattibilità richiede il trascorrere di almeno altri due mesi, un tempo non breve che mette a grave rischio la realizzazione dell’opera. Chiediamo pertanto la convocazione ad horas del consiglio comunale».

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