Calabria
Cacciatori pronti ad imbracciare il fucile, potranno sparare anche a specie a rischio
Allarme della LIPU che denuncia come nel calendario venatorio calabrese siano presenti specie in grave declino e previste inaccettabili preaperture e posticipi
COSENZA – Di recente la Giunta regionale della Calabria ha approvato il calendario venatorio per la stagione 2018/2019, nonostante le continue richieste delle associazioni ambientaliste si รจ preferito continuare a perpetrare gli errori del passato. “Sono infatti state mantenute – spiega la Lipu in una nota – le vergognose preaperture al 1 settembre ed il posticipo della chiusura al 10 febbraio ed inoltre, lโinaccettabile presenza di specie in grave declino globale come lโallodola, la pavoncella, il moriglione, il tordo sassello, la tortora selvatica e il combattente.ย Le diverse specie soffrono a causa dei cambiamenti climatici, dellโagricoltura intensiva e della distruzione del loro habitat naturale ma continuano, nonostante le difficoltร , ad essere oggetto di prelievo venatorio.
I preoccupanti dati sullo stato di conservazione di questi uccelli sono stati pubblicati nella terza edizione del rapporto Birds in Europe (2017), di BirdLife International, la piรน grande rete mondiale di associazioni per la tutela della natura, di cui Lipu รจ partner per lโItalia. In particolare, cinque specie (coturnice, tortora selvatica, moriglione, tordo sassello e pavoncella), rispetto al precedente rapporto (elaborato 13 anni prima, nel 2004), vedono aggravare il loro declino diventando โSpec 1โ, ossia โspecie minacciate a livello globaleโ. I volatili, oltre che parlarci della bellezza della natura ci indicano il modo in cui trattiamo il nostro pianeta.
Se una specie รจ in crisi, รจ quasi sempre perchรฉ le nostre attivitร sono eccessive e mal condotte. Si tratta di modificare radicalmente alcune pratiche, fermare il cattivo sfruttamento del territorio, aumentare le tutele degli habitat naturali e delle rotte migratorie, ma anche, attivare misure dโurgenza, per questo chiediamo alla Giunta Regionale presieduta dallโOn. Mario Oliverio, di escludere dalla lista delle specie cacciabili le 6 sopraindicate, di eliminare le preaperture e i posticipi dal calendario venatorio e aumentare la vigilanza, stabilendo un piano di controllo organico che preveda anche il ripristino delle storiche competenze in capo ai corpi di Polizia Provinciale”.



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