Calabria
Adescava donne con Instagram fingendosi poliziotto per poi estorcere denaro
Usava foto di aitanti modelli per risultare più attraente. Una delle vittime costretta a consegnare gioielli sotto ricatto: l’arrestato minacciava di mostrare al marito le foto intime che le aveva inviato durante le conversazioni intrattenute sui social
TAURIANOVA (RC) – Disoccupato trentacinquenne in manette. I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno arrestato martedì, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palmi su richiesta del Pm Salvatore Rossello Fabio Mandica. L’uomo con precedenti di polizia e residente Molochio è ritenuto responsabile dei reati di estorsione, millantato credito e violenza privata. L’arresto è scattato al termine delle indagini avviate lo scorso marzo a seguito delle denunce presentate da due donne. Analisi tecniche, verifiche e riscontri investigativi hanno consentito di accertare che il trentacinquenne qualificandosi come appartenente alla Polizia di Stato di Taurianova e utilizzando un falso profilo del social network Instagram, nel quale utilizzava foto di modelli aitanti per attirare l’attenzione. Attraverso una collaudata tecnica di adescamento aveva intrattenuto conversazioni amichevoli con le vittime per poi indurle a consegnargli del denaro o preziosi, dietro false promesse o attraverso minacce.
In particolare ad un’insegnante precaria contattata su Instagram l’uomo, presentandosi come poliziotto per carpire la fiducia della donna e millantando conoscenze importanti e influenti nella pubblica amministrazione, si è offerto di aiutarla ad ottenere l’assunzione come insegnante di ruolo in cambio di 600 euro, a suo dire necessarie per remunerare il pubblico ufficiale che avrebbe facilitato l’assunzione a tempo indeterminato. La donna, inizialmente convinta della proposta, non ha alla fine consegnato il denaro richiesto, nonostante le numerose insistenze, e ha deciso di denunciare i fatti ai carabinieri i quali, esperiti i dovuti accertamenti, sono riusciti ad identificare il responsabile. In un’altra occasione il Mandica, sempre tramite il finto profilo Instragram, ha contattato un’altra donna, bracciante agricola, intrattenendo con lei amichevoli e confidenziali conversazioni durante le quali è riuscito ad appropriarsi di alcune foto intime.
L’uomo, minacciando la vittima di mostrare le immagini al marito, l’ha costretta a consegnargli, in tre diverse occasioni, molti gioielli in oro per un valore complessivo di
circa 10.000 euro. Il Mandica si recava personalmente a ritirare gli ori, presentandosi, falsamente, come un amico dell’uomo con la quale aveva intrattenuto le conversazioni. L’estorsore, al fine di intimidire la donna per convincerla a non denunciare i fatti, ha minacciato anche di intercettarle il telefono per scoprire se avesse parlato della vicenda con qualcuno, circostanza resa più credibile dalla sua falsa professione di poliziotto. La vittima, esasperata, ha deciso di denunciare il tutto ai carabinieri di Molochio che, con mirate verifiche, sono riusciti sia ad identificare l’estorsore sia a rinvenire e sequestrare all’interno di alcune gioiellerie e compro oro locali, totalmente estranei ai fatti, gran parte degli ori estorti alla donna.
I monili, molti dei quali con un grande valore affettivo, sono stati quindi restituiti alla donna. Nel contesto dell’attività investigativa sono state inoltre denunciate in stato di libertà due donne S.M. cl. 1985 e L.C. classe 1950, ritenute responsabili del reato di riciclaggio, in quanto consapevolmente avevano eseguito alcune operazioni di vendita dei gioielli estorti da Mandica, al fine di ottenere denaro contante e ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Reggio Calabria e dovrà rispondere dei gravi reati di estorsione, millantato credito e violenza privata.



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