Arrestato per terrorismo incitava: “dobbiamo fare pulizia in Calabria” – VIDEO

Giuseppe D’Ignoti, arrestato a Catania per terrorismo incitava alla Jihad e a “fare pulizia a Milano e in Calabria”

CATANIA – Si era convertito all’Islam, incitava alla Jihad e dal 2016, secondo la Polizia Postale, aveva avviato un’intensa attività di proselitismo in vari gruppi Whatsapp, nei quali si celava sempre sotto lo pseudonimo di Ahmed e inviava video dell’Isis. Anche nel carcere di Caltagirone dove sarebbe avvenuta la sua conversione all’Islam nel 2011, si faceva chiamare così. E questa sua radicalizzazione era stata estesa anche ai comportamenti con la compagna, letteralmente ridotta in schiavitù, costretta a portare il velo e a guardare esecuzioni di quelli che Giuseppe definisce “infedeli”. D’Ignoti, pregiudicato per reati di natura sessuale, è stato arrestato dalla polizia a Catania con le accuse di apologia del terrorismo mediante strumenti informatici e istigazione ad arruolarsi in associazioni terroristiche. Sta scontando 5 anni nel carcere di Caltagirone per violenza sessuale e a convincerlo alla conversione sarebbe stato un cittadino marocchino, allora 31enne, poi rimpatriato nel 2017 dall’Italia perché trovato in possesso di un vessillo dell’Isis.

La sua attività di propaganda all’Isis è iniziata nel 2016 su Whatsapp dove, in vari gruppi “Ahmed” fingeva di essere di nazionalità egiziana e poi inviava video e immagini con le azioni dei miliziani dell’Isis, scene cruente di uccisioni, decapitazioni, con tanti di Nasheed, i canti che inneggiano alI’Isis ed alla Jihad. Tra i messaggi anche quello di prendere un fucile o un coltello e ad andare ad ammazzare qualcuno. Il 32enne, inoltre, sosteneva che bisognava “fare pulizia a Milano o in Calabria” manifestando odio verso qualunque cosa rappresentasse l’Occidente.