Calabria
‘Ndrangheta, i piscopisani volevano spodestare il clan Mancuso. 31 arresti – VIDEO e NOMI
“sorella omertà”
Veniva chiamata così perché assisteva i familiari dei detenuti ed i latitanti, offrendo loro supporto in varie forme nei momenti di difficoltà. Si tratta di una donna il cui ruolo è stato documentato nell’ambito dell’inchiesta che questa mattina ha portato all’arresto di 31 persone con l’operazione “Rimpiazzo” della Polizia di Stato. Tra gli altri dettagli emersi, quello di un soggetto, che era nell’elenco degli arrestati ma si trovava già nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros che, secondo quanto si è appreso, è rinchiuso già da tempo nel penitenziario di massima sicurezza della Sardegna per reati precedenti.
Facevano attenzione ad eventuali cimici, ma erano spiati dagli inquirenti
Dalle indagini è emerso che i piscopisani si riunivano nella piazza di Piscopio, per pianificare le loro azioni delittuose, curando di lasciare a casa i telefoni cellulari, nel timore di essere intercettati, capi e gregari del clan dei “Piscopisani”, colpito stamane dai 31 arresti eseguiti dalla Polizia di Stato. Cautele inutili, perché le cimici e le videocamere della Polizia sono comunque riuscite a riprendere diversi incontri e a documentare episodi delittuosi che sono all’origine dell’operazione “Rimpiazzo”, coordinata dalla Dda di Catanzaro. I 31 arresti hanno colpito uno dei clan emergenti della ‘ndrangheta, capace di mettersi in concorrenza con la ben più potente cosca Mancuso di Limbadi, con ramificazioni ormai in tutta Italia.
“Riteniamo – ha detto il questore di Vibo Valentia, Andrea Grassi – di aver documentato l’esistenza di un vero e proprio “Locale” di ‘ndrangheta, responsabile negli anni di omicidi, estorsioni e danneggiamenti, ricostruendone l’organigramma. I fatto poi che l’organizzazione piazzasse droga a Palermo conferma che la ‘ndrangheta è il baricentro dei traffici di stupefacenti a livello internazionale. L’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro, è frutto di una collaborazione che ha visto partecipare la squadra mobile di Vibo Valentia, quella di Catanzaro, lo Sco e la direzione anticrimine della Polizia. E’ significativo che alla conferenza stampa di stamane parteciperà, con il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri e il direttore del Servizio Centrale Operativo, Alessandro Giuliano, anche il neo Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina”.
Gratteri: “questa è un’indagine di serie A”
“Questo è un ulteriore tasssello del coronamento di un accordo, di un patto mio con il capo della polizia e i vertici delle forze dell’ordine che mi avrebbero mandato tra i migliori investigatori d’Italia. Questa è un’indagine – ha spiegato il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri – di serie A, un’indagine sui piscopisani che si erano messi in testa di soppiantare i Mancuso una delle famiglie di ‘ndrangheta più potenti del mondo. Qui sono stati mandati i vertici per le attività investigative e personale di primissimo piano e con questi uomini è stato possibile fare un indagine di un livello probatorio che è più un ipotesi di scuola, un’indagine che sarà da studiare nelle scuole di Polizia”. Gratteri ha poi sottolineato come oltre all’apporto dei collaboratori di giustizia siano state importanti le denunce: “Abbiamo visto come le parti offese hanno denunciato e hanno avuto fiducia in noi e si sono messe nelle nostre mani”.
I commenti di Salvini e della Meloni
“Grazie alle nostre forze dell’ordine e agli inquirenti! Operazioni di questo tipo mandano un segnale preciso ai clan: c’è tolleranza zero, lo Stato è più forte di voi”, ha dichiarato in merito all’operazione il ministro dell’Interno Matteo Salvini mentre su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha scritto: “Complimenti alla Polizia di Vibo Valentia in collaborazione cil presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Melonion la Questura di Catanzaro per l’operazione antimafia che ha portato all’arresto di oltre trenta persone affiliate alla ‘ndrangheta. Una bella giornata per l’Italia intera e per tutti coloro che credono nella legalità e lottano ogni giorno per sradicare la criminalità organizzata dalla nostra Nazione”.



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