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Processo “Frontiera” sentenza di primo grado: 30 condanne e 8 assoluzioni tra cui Barbieri

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Processo “Frontiera” sentenza di primo grado: 30 condanne e 8 assoluzioni tra cui Barbieri

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Tribunale di Paola 2

Assolti l’imprenditore Ottavio Barbieri e il suo collaboratore Longo per non aver commesso il fatto, mentre al boss Franco Muto pena ridotta a 7 anni e 6 mesi e assoluzione dal reato di associazione di stampo mafioso

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PAOLA (CS) – Il processo relativo alloperazione Frontiera questa sera ha emesso la sua sentenza di primo grado. Il processo al tribunale di Paola, presieduto da Alfredo Cosenza, con a latere Vincenzo D’Arco e Rosamaria Mesiti, ha mandato assolti 8 imputati, tra questi l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri e il suo collaboratore Massimo Longo, mentre ha condannato tutti gli altri con pene che variano dagli 1 ai 26 anni di reclusione anche se per molti, rispetto alla richiesta dei PM, c’è stato un sostanziale sconto sconto di pena. Tra loro anche il boss Franco Muto condannato a 7 anni e 6 mesi (il PM aveva chiesto per lui 20 anni) ma assolto dal reato di associazione di stampo mafioso.

Abbruzzese Antonio condannato a 8 anni (il PM aveva chiesto 12 anni)
Antonuccio Giuseppe assolto per non aver commesso il fatto (il PM aveva chiesto 11 anni)
Barbieri Giorgio Ottavio assolto per non aver commesso il fatto (il PM aveva chiesto 11 anni)
Bencardino Davide condannato a 10 anni (il PM aveva chiesto 13 anni)
Bilotta Pierpaolo condannato a 3 anni  e 5.000 € di multa (il PM aveva chiesto 13 anni)
Bufanio Agostino condannato a 2 anni e 8 mesi (il PM aveva chiesto 11 anni)
Calabria Giuseppe assolto per non aver commesso il fatto (il PM aveva chiesto 5 anni)
Campagna Vincenzo condannato a 11 anni (il PM aveva chiesto 12 anni)
Candente Giuseppe condannato a 4 anni e 4.000 € di multa (il PM aveva chiesto 6 anni)
Caroprese Gino condannato a 13 anni e 4 mesi (il PM aveva chiesto 13 anni)
Carrozzini Luca condannato a 1 anno e 4 mesi e 2.000 € di multa (il PM aveva chiesto 11)
Carrozzini Marco condannato a 1 anno e 1.500 € di multa (il PM aveva chiesto 1 anno e 4 mesi)
Casale Enzo condannato a 6 anni e 4 mesi (il PM aveva chiesto 13 anni)
Chianello Angelo condannato a 3 anno e 6000 € di multa (il PM aveva chiesto 6 anni e 2 mesi)
Chiappetta Simone condannato a 6 anni e 8 mesi (il PM aveva chiesto 11 anni)
Crusco Giuseppe condannato a 6 anni (il PM aveva chiesto 13 anni)
Favaro Gaetano condannato a 11 anni (il PM aveva chiesto 13 anni)
Forestiero Pier Matteo condannato a 16 anni (il PM aveva chiesto 20 anni)
Fullin Amedeo condannato a 4 anni e 6 mesi e 2.000 € di multa (il PM aveva chiesto 13 anni)
Gallo Cono condannato a 10 anni (il PM aveva chiesto 11 anni)
Gallo Vito condannato a 26 anni e 8 mesi (il PM aveva chiesto 24 anni)
Iacovo Agostino condannato a 10 anni e 2 mesi (il PM aveva chiesto 11 anni)
Iacovo Emilio condannato a 21 anni (il PM aveva chiesto 24 anni)
Iacovo Maria assolta perchè il fatto non sussiste (Il PM aveva chiesto 1 anno e 8 mesi)
Iannotti Simone assolto perchè il fatto non sussiste (Il PM aveva chiesto 11 anni)
Longo Massimo assolto per non aver commesso il fatto (Il PM aveva chiesto 10 anni)
Maccari Laura assolta perchè il fatto non sussiste (Il PM aveva chiesto 1 anno e 8 mesi)
Magnelli Alessandra condannata a 4 anni e 7 mesi e 1.200 € di multa (il PM aveva chiesto 6 anni)
Mandaliti Antonio condannato a 16 anni (il PM aveva chiesto 20 anni)
Muto Francesco condannato a 7 anni e 6 mesi (il PM aveva chiesto 20 anni)
Pignataro Antonio condannato a 12 anni (il PM aveva chiesto 13 anni)
Rango Maurizio condannata a 8 anni e 2.000 € di multa (il PM aveva chiesto 12 anni)
Ricci Andrea condannato a 8 mesi e 1.000 € di multa (il PM aveva chiesto 12 anni)
Rizzo Michele assolto perchè il fatto non sussiste (Il PM aveva chiesto 1 anno e 4 mesi)
Russo Simona Maria Assunta condannata a 4 anni e 7 mesi e 1.200 € di multa (il PM aveva chiesto 6 anni)
Tommaselli Mariangela condannata a 1  anno e 4 mesi (il PM aveva chiesto 1 anno e 8 mesi)
Tufo Alexander condannato a 11 anni (il PM aveva chiesto 13 anni)
Valente Luigino condannato a 23 anni (il PM aveva chiesto 22 anni)

I due PM avevano chiesto sentenza di non doversi procedere per Matellicani Filippo (deceduto) e sentenza di assoluzione per Barbieri Francesca e Vitale Fabrizio che sono state confermate dalla corte. Da circa una ventina di giorni, nel frattempo, è iniziato a Catanzaro anche il processo per gli imputati che hanno invece scelto il rito abbreviato senza la fase dibattimentale.

aula tribunale

L’operazione Frontiera

L’operazione Frontiera, avvenuta nel luglio di 3 anni fa, aveva portato al blitz nelle province di Cosenza e Salerno e in altre località, con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Dda di Catanzaro nei confronti di 58 persone indagate per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione e rapina. Tra le persone arrestate il boss Franco Muto e i figli Luigi e Mary (detta Mara).  Al centro delle indagini del Ros una delle più pericolose e violente cosche della ‘ndrangheta, con a capo Francesco Muto, di Cetraro che, secondo gli investigatori aveva monopolizzato per oltre 30 anni le risorse economiche del territorio curando fino al dettaglio la commercializzazione dei prodotti ittici, su tutta l’area turistica del Tirreno Cosentino, dai servizi di lavanderia delle strutture alberghiere alla vigilanza in favore dei locali notturni e d’intrattenimento. Le indagini avevano documentato anche un importante traffico di stupefacenti che, sotto il controllo di Muto, riforniva di cocaina, hashish e marijuana le principali località balneari della costa tirrenica. Nell’inchiesta è finito anche l’imprenditore Giorgio Ottavo Barbieri e il suo collaboratore Massimo Longo. Secondo la DDA avrebbero stretto legami con il clan Muto finalizzati a garantirsi gli appalti più importanti della provincia di Cosenza come l’aviosuperfice di Scalea, Il restyling di Piazza Bilotti a Cosenza e gli impianti di risalita a Lorica.

Le richieste di condanna del PM Liberto e di Romano Gallo

Nel corso della requisitoria e nelle ultime tre udienze, il procuratore aggiunto Vincenzo Luberto coadiuvato da Romano Gallo della Dda di Catanzaro, avevano presentato le richieste di condanna per i 40 imputati (che hanno optato per il rito ordinario) coinvolti nell’inchiesta per un totale di quasi 400 anni di carcere. Fra loro il boss Franco Muto per il quale era stata chiesta una condanna a venti anni di reclusione. Per tutti gli altri erano state chieste condanne da 1, 5 a 24 anni di carcere. Al processo si sono costituiti Parti civili la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, i comuni di Cetraro, Scalea e Praia a Mare.

 

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