Calabria
Padre e figlio uccisi, un testimone sente le urla: “Nunziato mi stai ammazzando”
I carabinieri hanno arrestato stamattina il presunto autore del duplice omicidio di due allevatori avvenuto il 22 dicembre dello scorso anno
CROTONE – I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Crotone hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di Annunziato Lerose, 62 anni, emessa dal Gip del Tribunale di Crotone a carico dell’autore del duplice omicidio compiuto a Pallagorio il 22 dicembre del 2018. Le vittime erano due allevatori Francesco Raffa 59 anni e il figlio Saverino di 33 (nella foto in alto). I due vennero barbaramente uccisi a colpi di fucile per futili motivi mentre stavano lasciando in auto la loro proprietà, dopo una giornata di lavoro. L’omicidio venne compiuto in località Furci in un zona isolata. L’arrestato, Annunziato Lerose, di 62 anni è di San Nicola dell’Alto, un paese vicino a Pallagorio, teatro del duplice omicidio. L’uomo, adesso pensionato, in passato faceva l’agricoltore.
L’indagine condotta dai Carabinieri, di tipo tradizionale, è consistita in scrupolosi rilievi effettuati sulla scena del crimine e a casa dell’autore, l’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza e di un’efficace attività informativa a livello locale.
VIDEO
Il testimone ‘chiave’ sente urlare: “Nunziato mi stai ammazzando”
Quell’urlo straziante di Saverio dopo che Lerose ha già ucciso il padre lo ha raccolto un testimone, un cacciatore. Poi anche il figlio morirà sotto i colpi del fucile calibro 12 utilizzato per uccidere i due allevatori. Quella richiesta di avere pietà non è stata ascoltata da Annunziato Lerose perchè il cacciatore ha sentito lo sparo. E’ stato lui, un testimone chiave involontario a fare arrivare gli inquirenti a chiudere il cerchio sul presunto autore del duplice delitto compiuto a pochi giorni dal Natale.
Grazie alla testimonianza e soprattutto a quel nome riferito agli inquirenti, “Nunziato”, i carabinieri del Nucleo investigativo di Crotone e della stazione locale, sono risaliti al vicino di terreno delle vittime, Annunziato Lerose, 62enne anche lui di San Nicola dell’Alto definito dagli inquirenti un uomo solitario, che avrebbe però premeditato e organizzato l’omicidio reperendo prima il fucile calibro 12, per poi recarsi in una strada isolata nei pressi dell’azienda agricola delle vittime e dopo essersi nascosto, avrebbe atteso l’arrivo della Suzuki a bordo della quale c’erano padre e figlio al cancello della loro proprietà. Dalle ricostruzioni degli investigatori il padre, si sarebbe fermato avendo riconosciuto Lerose. A quel punto il 62enne ha sparato contro di lui 3 colpi. Poi ha inseguito Saverino che nel frattempo era sceso dall’auto per scappare, e non ha avuto pietà.
Altro particolare è quello che ha visto Lerose, dopo l’omicidio, tornare a casa, cambiarsi e recarsi in un tabaccaio del paese a poca distanza dalla stazione dei carabinieri, forse sperando di costruirsi un alibi.
Il futile movente
Secondo le indagini Lerose avrebbe ucciso i due Raffa perchè li riteneva responsabili di un furto o comunque di non averlo aiutato a trovare l’autore di un furto di un attrezzo agricolo avvenuto qualche anno fa. Era questa la colpa secondo Nunziato che i due dovevano pagare. Quel nome, Nunziato, è stato oggetto delle capillari indagini dei carabinieri che sono andati a scandagliare gli uffici anagrafe dei Comuni limitrofi. Poi arrivati a Lerose hanno perquisito la sua auto, la sua casa, lo hanno sottoposto allo stub riscontrando la positività e comparando questi indizi al controllo delle celle telefoniche e alle immagini delle telecamere di sorveglianza del paese.



Social