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Blitz “Santavenere”: banda che coltivava marijuana incastrata dalle foto trappole

Calabria

Blitz “Santavenere”: banda che coltivava marijuana incastrata dalle foto trappole

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Sette piantagioni per oltre 1.500 piante e 67 chilogrammi di marijuana dal valore di svariati milioni di euro. E’ il bilancio dell’operazione Santavenere che ha portato all’emissione di 9 ordinanze cautelari

 

SAN LUCA (RC) – Un sodalizio criminale dedito alla coltivazione di marijuana. I carabinieri hanno smantellato il gruppo a San Luca eseguendo un’ordinanza cautelare nei confronti di 9 persone, due delle quali finite in carcere, quattro ai domiciliari mentre per altre tre persone è stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Altri tre soggetti invece, sono irreperibili.

Le indagini sono partite nel luglio 2017 e i carabinieri nel tempo hanno rinvenuto 7 piantagioni per oltre 1.500 piante e 67 kg di marijuana dal valore di svariati milioni di euro. Grazie ad appostamenti e riprese video sulla prima piantagione gli investigatori hanno identificato i primi due coltivatori; ulteriori accertamenti, rastrellamenti, fototrappole e riprese aeree hanno consentito di identificare gli altri indagati, tra i quali soggetti vicini, per vincoli di parentela, ai Giorgi detti “Boviciani” di San Luca.

Il blitz è scattato questa mattina nei comuni di San Luca e Benestare, e il nome dell’operazione, Santavenere, è relativo alla località sanluchese in cui è stata individuata la prima piantagione che poi ha consentito di trovare tutte le altri coltivazioni: Carrosello (luglio 2017), Ciliti (agosto 2018), Guardia (settembre 2018), Napurdà (settembre 2018), D’Ustra (settembre 2018), Jentile (ottobre 2018, due piantagioni con sequestro a carico di ignoti). Un sequestro complessivo di oltre 1500 piante e 67 chili di marijuana, pari a circa 534.000 dosi, dal valore commerciale di svariati milioni di euro, considerato che la quasi totalità delle piante e dello stupefacente presenta un elevato principio attivo, come risultato dagli accertamenti del Ris di Messina.

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L’organizzazione aveva anche la disponibilità di armi, in particolare un fucile da caccia, modificato e perfettamente funzionante, portato da alcuni indagati in una delle piantagioni per essere provato; nelle aree circostanti alle piantagioni sono stati rinvenuti 3 fucili da caccia e 151 munizioni per fucile di vario calibro, sequestrati a carico di ignoti. Nel corso delle perquisizioni svolte nella fase esecutiva, presso l’abitazione di uno degli indagati sono stati rinvenuti e sequestrati 3 involucri di marijuana del peso complessivo di 700 grammi. Gli indagati sono accusati di produzione e traffico illecito in concorso di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale in concorso di armi comuni da sparo.

In carcere sono finiti:
Antonio Pizzata, nato a Locri, 27 anni, residente a San Luca
Domenico Scipione, nato a Locri, 32 anni, residente a San Luca

Ai domiciliari sono stati assegnati:
Roberto Bonaparte, nato a Melito di Porto Salvo, 26 anni, residente a San Luca
Francesco Giorgi, nato a Locri, 33 anni, residente a San Luca
Michele Giorgi, nato a Melito Porto Salvo, 20 anni, residente a San Luca
Ferdinando Varacalli, nato Locri, 32 anni, residente a Benestare

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria invece per:
Domenico Costanzo, nato a Locri, 46 anni, residente a San Luca
Stefano Giampaolo, nato a Locri, 29 anni, residente a San Luca
Antonio Pelle, nato a San Luca, 50 anni, residente a San Luca

I tre indagati destinatari del provvedimento cautelare e risultati irreperibili sono attivamente ricercati.

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