Calabria
La lotta alla ‘ndrangheta diventa globale, Rizzi: “Presente in tutto il mondo, anche in Africa”
La presentazione a Reggio di I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), progetto di attacco globale alla ‘Ndrangheta in collaborazione tra polizia italiana e Interpol
REGGIO CALABRIA – Uno degli indagati intercettato nel corso dell’operazione “Pollino-European ‘Ndrangheta Connection” del dicembre 2018, conclusa con 90 arresti per traffico internazionale di droga tra Italia, Germania, Belgio e Olanda, si lamentava del business con i cartelli colombiani, dicendo testualmente a un sodale: “ma questi sono strani…mica li vogliono i bitcoin…questi scemi….vogliono solo i contanti”. Lo ha ricordato il prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, nel corso della presentazione a Reggio Calabria di I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), progetto di attacco globale alla ‘Ndrangheta in collaborazione tra polizia italiana e Interpol. In Europa le forze di polizia hanno accertato l’esistenza della ‘ndrangheta (attraverso la presenza delle locali, la cattura di latitanti o il sequestro di beni) in Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Principato di Monaco, Romania, San Marino, Slovenia, Spagna, Svizzera. Nel mondo ne è stata accertata la presenza in Africa (Liberia, Marocco, Seichelles), in America (Antille Olandesi, Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Costarica, Guayana Francese, Panama, Repubblica Dominicana, Uruguay, USA, e in Australia.



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