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Morta dopo il parto. Chiuse le indagini sul decesso di Santina

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Morta dopo il parto. Chiuse le indagini sul decesso di Santina

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Oggi gli indagati sono rimasti in cinque. La Procura di Paola ha individuato responsabilità precise a carico di quattro medici e un infermiere

 

CETRARO (CS) – Uno “shock emorragico post parto”, questa la causa di morte di Santina Adamo la 36enne di Rota Greca deceduta dopo il parto nell’ospedale Giannino Iannelli di Cetraro. La terribile tragedia è rimbalzata su tutti i media nazionali, ha coinvolto migliaia di persone addolorate e arrabbiate per questo presunto caso di malasanità in Calabria. Un bimbo appena nato che non conoscerà mai la sua mamma. Una donna giovane che ha portato a termine la sua gravidanza senza alcuna complicazione, che non conoscerà mai suo figlio. I familiari ora chiedono giustizia. Sul caso aveva aperto un fascicolo la Procura della Repubblica di Paola, diretta dal Procuratore capo Pierpaolo Bruni, per chiarire i ruoli e le eventuali responsabilità di medici o infermieri che hanno seguito Santina dall’arrivo in ospedale fino al suo decesso. Ad entrare nel registro degli indagati sei persone afferenti al reparto di Ostretricia e Ginecologia, un’ostetrica, i due rianimatori e tre ginecologi.

Oggi gli indagati sono rimasti in cinque. La Procura di Paola ha individuato responsabilità precise a carico di quattro medici e un infermiere. Chiusa la fase preliminare delle indagine ora si va verso il processo (tranne l’eventualità di proroga per ulteriori investigazioni). L’inchiesta penale mira ad accertare le responsabilità del personale dell’ospedale che ha assistito la donna, se abbiano agito correttamente rispettando tutte le procedure specifiche previste dai protocolli. L’ipotesi di reato è quella di aver causato la morte del paziente per colpa medica. Restano da stabilire anche i tempi di intervento dei medici e la presunta mancanza di sacche di sangue, indispensabili per tamponare la gravissima emorragia in atto. Le sacche richieste al centro trasfusionale di Paola, distante circa 25 km dall’ospedale di Cetraro, infatti sarebbero arrivate troppo tardi.

Laureata, amante della danza e della sua famiglia, Tina lascia un vuoto impressionante nel cuore dei suoi due figli, una bimba di 3 anni e il piccolo venuto alla luce, nel suo adorato Marco e in tutti gli amici, familiari e conoscenti che hanno espresso il loro cordoglio per la tragica scomparsa di una donna, morta per dare la vita. Poco dopo la sua morte è intervenuto anche il Ministro della Sanità Grillo, che aveva inviato una task per ispezionare il nosocomio tirrenico e la Regione Calabria che aveva richiesto una relazione dettagliata alla commissione del Risk Management. Disposta, perciò, la sospensione del punto nascita del nosocomio cetrarese. Il reparto ospedaliero è stato aperto solo recentemente.

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