Provincia
Coronavirus, il sindaco di Malvito: “il divieto è solo per chi arriva dalle zone rosse”
“Ho inteso adottare tutte quelle misure restrittive contenute nell’ordinanza de qua, ma solo a fini cautelativi e soprattutto allo scopo di proteggere l’incolumità dei concittadini. Purtroppo le stesse sono diventate oggetto di polemiche pretestuose perpetrate ad arte dal consigliere di minoranza al sol fine di denigrare la comunità”
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MALVITO (CS) – Sull’ordinanza del sindaco di Malvito, nel cosentino, Pietro Amatuzzo, che vietava l’ingresso nel territorio comunale a chiunque arrivasse dalle regioni contagiate dal virus, lo stesso sindaco, con un lungo comunicato ha precisato la posizione del Comune attaccando il consigliere di minoranza Fausto Matuzzo di strumentalizzazione. Il primo cittadino ha reso noto che l’ordinanza sindacale era stata parzialmente revocata nella parte in cui si vieta a tutte le persone che siano transitate e/o abbiano sostato nelle regioni di Lombardia e Veneto citando – al contempo – solo i Comuni facenti parte della cosiddetta “zona rossa” e che tale ordinanza era stata comunque emanata data la pericolosità del fenomeno epidemico come sottolineato anche dalla presidenza della regione Calabria, che avava formulato al Governo anche una proposta di Ordinanza Regionale.
La revoca ‘parziale’ dell’ordinanza
E’ stata revocata “parzialmente”, come si può verificare dall’albo pretorio online del Comune di Malvito, l’ordinanza emessa nei giorni scorsi dal sindaco Pietro Amatuzzo, che vietava l’ingresso nel territorio comunale a tutte le persone provenienti da Lombardia e Veneto, pena anche l’arresto. Il sindaco “al fine di evitare diversità di azioni nelle varie Regioni e Comuni” – si legge nella nuova ordinanza – precisa che il “divieto di far ingresso nel territorio del Comune di Malvito” vale “per tutte le persone provenienti dalle cosiddette “zone rosse” e cioè Comuni delle regioni in cui si sono verificati focolai del virus Covid-19; Lombardia – Comuni di: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione d’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; e Veneto: Vò”. Quindi la limitazione riguarda solo chi proviene “dai Comuni in cui sono stati accertati casi di contagio”.
Le precisazione del Sindaco
“In merito alle “vergognose e meschine” polemiche messe in atto dal consigliere di minoranza Fausto Amatuzzo, nei confronti dell’ordinanza sindacale adottata al fine di arginare l’epidemia denominata Covid – 19 (Coronavirus), il Sindaco Pietro Amatuzzo precisa quanto segue: «Le ragioni sottintese all’adozione della predetta Ordinanza risiedono soltanto nel fatto che – nella giornata di ieri – il Presidente della Regione On. Jole Santelli, attesa la pericolosità del fenomeno epidemico, formulava proposta di Ordinanza Regionale su misure precauzionali rispetto all’emergenza Coronavirus. La suddetta Ordinanza prevedeva la chiusura delle Scuole e delle Università e la sospensione delle manifestazioni pubbliche, nonché una serie di misure relative al controllo aeroportuale per il transito nazionale. A ciò si aggiunge che tutte le Organizzazioni Sindacali, attesa la diffusione dell’allarme, chiedevano un incontro urgente con il Presidente al fine di adottare tutte quelle misure emergenziali idonee ad arginare il fenomeno e al contempo proteggere la salute, quale bene supremo, di ogni individuo».
Pertanto, quale Sindaco di questa Comunità sulla scorta di quanto narrato «ho inteso adottare tutte quelle misure restrittive contenute nell’ordinanza de qua, ma solo a fini cautelativi e soprattutto allo scopo di proteggere l’incolumità dei concittadini. Purtroppo le stesse sono diventate oggetto di polemiche pretestuose perpetrate ad arte dal consigliere di minoranza al sol fine di denigrare la comunità. Ma di questo ne risponderà nelle sedi opportune. Oltretutto proprio oggi il Presidente del Consiglio dei Ministri non controfirmando l’ordinanza Regionale proposta, ha sottolineato invece l’importanza di creare un unico Centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del coordinamento scientifico. A ciò si aggiunga la presa di posizione – che condivido pienamente – assunta dal commissario per l’emergenza dottor Angelo Borrelli, secondo il quale «Regioni e Comuni non devono prendere iniziative senza averle coordinate con lo Stato in quanto i provvedimenti presi dalle singole regioni e dai singoli comuni, non coordinati con il livello centrale, provocano confusione e disorientamento tra la gente e anche all’estero».
«In ultimo, ma non per ordine di importanza, la posizione dell’ANCI che sottolinea che nessuna decisione sarà presa in autonomia. Per tali motivi ed in ossequio a quanto narrato ho provveduto – oggi stesso – alla revoca parziale dell’Ordinanza nella parte in cui si vieta a tutte le persone che siano transitate e/o abbiano sostato nelle regioni di Lombardia e Veneto di far ingresso nel territorio del Comune di Malvito, citando – al contempo – solo i Comuni facenti parte della cosiddetta “zona rossa” che per la Lombardia sono: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione d’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia;1 Terranova dei Passerini; e per il Veneto quello di Vò. Preciso, infine, che anche altri colleghi Sindaci del Comprensorio hanno diramato ordinanze similari in tal senso e con le stesse modalità, ma nessuno le ha intese strumentalizzare come ha fatto il consigliere di minoranza Fausto Amatuzzo, che prima di provocare tutto questo can-can mediatico avrebbe potuto leggere l’avviso (allegato) prot. 773 – a mia firma – che ha preceduto l’ordinanza n. 04 del 24 febbraio 2020».



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