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Fratelli vibonesi uccisi, la sorella Eleonora: “aiutateci a riportarli a casa”

Calabria

Fratelli vibonesi uccisi, la sorella Eleonora: “aiutateci a riportarli a casa”

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eleonora mirabello e i fratelli massimiliano e davide

Eleonora Mirabello dopo la confessione e il ritrovamento dei cadaveri dei suoi due fratelli, Massimiliano e Davide, chiede aiuto per farli tornare a casa. Già raccolti 4mila euro

 

SAN GREGORIO D’IPPONA (VV) – Ha lanciato un appello alla popolazione affinché possa contribuire a far tornare i corpi dei suoi fratelli nella città di origine, a San Gregorio d’Ippona. Eleonora Mirabello, è la sorella di Massimiliano e Davide, di 35 e 40 anni, uccisi in Sardegna dopo una lite avvenuta il 9 febbraio scorso. I loro corpi sono stati ritrovati lo scorso weekend tra i cespugli in un terreno agricolo poco distante dalla loro casa a seguito della confessione di uno dei presunti autori, Joselito Marras, vicino di casa dei due vibonesi con il quale i rapporti erano tesi da diverso tempo. E all’appello ha risposto l’agenzia funebre Baldo con una raccolta fondi avviata su Facebook per il rientro delle salme dei fratelli.

L’iniziativa è stata accolta con favore dalla popolazione visto che dei 10mila euro necessari per il trasporto delle salme a Vibo, ne sono stati raccolti in poche ore già quasi 4mila.

“Visto che molte persone mi stanno chiedendo dove verranno sepolti i nostri fratelli – scrive Eleonora su facebook – vi comunichiamo che appena la Procura ci darà le loro salme, li riporteremo a casa, li porteremo in Calabria a San Gregorio, la nostra terra. Vogliamo che sappiate che li porteremo a casa. Adesso abbiamo bisogno di voi, aiutateci a riportarli a casa. Noi da soli non riusciamo ad affrontare tutte le spese. Per portarli dalla sardegna a casa ci vogliono un sacco di soldi; chi può farlo, ci aiuti. Infine, un grazie a tutte le persone che in questi 55 giorni ci sono stati vicini. Un grazie speciale alla nostra famiglia Baldo che non ci ha abbandonato un attimo: grazie zii, zie e cugini, vi amiamo”.

omicidio fratelli dolianova Joselito e Michael Marras

L’autopsia conferma il racconto di Marras

Intanto, secondo quanto emerso dall’autopsia, i due fratelli sono stati uccisi uno con un colpo di fucile al volto, l’altro colpito violentemente alla testa con un oggetto contundente. L’esame autoptico dunque, andrebbe a confermare la confessione di Joselito Marras (in alto a sinistra) il vicino delle vittime, 57 anni, arrestato il 20 marzo insieme al figlio Michael (a destra), ventisettenne, perchè ritenuti responsabili del duplice omicidio.

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