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Coronavirus, Branda Confindustria: “Il decreto liquidità è un’iniezione di fiducia, ma non basta”

Calabria

Coronavirus, Branda Confindustria: “Il decreto liquidità è un’iniezione di fiducia, ma non basta”

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Ieri il Governo ha varato il decreto liquidità, si tratta, comunque, di una prima tappa di un’operazione di sostegno alle imprese che avrà il secondo tempo nel cosiddetto “decreto di Aprile”, una manovra con nuove misure per imprese, lavoratori e famiglie

 

COSENZA – Garanzie sui prestiti alle imprese alle prese con la situazione di emergenza economica scaturita dalla pandemia del coronavirus con una liquidità immediata di 400 miliardi di euro. Ma anche pagamenti della Pa più veloci, sospensione dei termini per chi è in debito con il Fisco, estensione del “golden power”. Sono alcune delle misure previste dal decreto liquidità, che ha ottenuto il via libera ieri, dopo un lungo Consiglio dei ministri. Abbiamo commentato il decreto liquidità con il direttore di Unindustria Calabria e Confindustria Cosenza, Rosario Branda.

“L’economia storicamente ha bisogno di liquidità – ha dichiarato ai microfoni di Rlb il direttore Branda – però questo è un momento in cui nessuno sa quello che veramente deve fare. L’abbiamo visto con gli inglesi, i francesi e adesso anche con gli svedesi che in un primo momento avevano deciso di non fare nulla e che invece adesso stanno riprendendo le stessi misure dell’Italia. Nella realtà ci si muove in maniera abbastanza empirica, perché questo è un nemico che pochi conoscono e credo che anche le valutazioni sugli impatti economici, da qui a qualche mese, sono abbastanza approssimative”.

ASCOLTA

Per limitare i danni di quella che gli analisti annunciano come la crisi economica peggiore dell’ultimo secolo, arrivano 400 miliardi di liquidità per le imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. Con il #CuraItalia ne aerano stati stanziati 350, dunque si parla di 750 miliardi, quasi la metà del Pil. Si tratta, comunque, di una prima tappa di un’operazione di sostegno alle imprese che avrà il secondo tempo nel cosiddetto “decreto di Aprile”, una manovra con nuove misure per imprese, lavoratori e famiglie.

“Il problema è che questa volta – ha aggiunto Branda – si è fermata la produzione, che significa fermare la creazione di ricchezza e questo fa saltare i meccanismi sociali, perché le risorse non sono infinite. L’emergenza sicuramente è sanitaria e va affrontata con rigore, ma laddove si può riprendere a produrre in sicurezza, bisogna far ripartire la produttività, perché se nessuno produce ricchezza, nessuno pagherà le tasse”.

Nel provvedimento trova spazio anche «uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico», vale a dire il potenziamento del cosiddetto “golden power”, lo scudo per tutelare le aziende italiane da scalate ostili. I 200 miliardi di garanzie per permettere alle imprese di ottenere prestiti in banca saranno vincolati agli obblighi di non licenziare e non trasferire la produzione all’estero. Le garanzie saranno al 90% per le grandi imprese, al 100% per gli autonomi e le piccole imprese che chiedano fino a 25mila euro, al 100% (ma con 90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) fino a 800mila euro, del 90% fino a 5 milioni.

Rosario Branda

“Di certo – ha proseguito Branda – il decreto liquidità mostra vicinanza, è un’iniezione di fiducia alle imprese, quello che manca è la seconda parte, perché questo non basta, serve a prendere fiato ma poi bisogna ripartire in maniera decisa”.

La Regione Calabria, nei giorni scorsi, ha stanziato 150 milioni di euro destinati al mondo produttivo per la ripresa economica, disponendo l’attivazione di azioni di sostegno a imprese, piccoli artigiani, commercianti e professionisti. Le misure – è scritto in una nota diffusa dalla regione – saranno sostenute finanziariamente, in una prima fase, anche attraverso la rimodulazione del POR Calabria 2014/2020 con un aumento della dotazione dell’Asse 3 fino a circa 250 milioni di Euro. Tale rimodulazione, unitamente alla revisione di azioni in corso e alle economie generatesi sugli strumenti e gli avvisi, determinerà una disponibilità di risorse finanziarie di circa 145 milioni di Euro, da destinare alle azioni previste dalla delibera.

“La misura prevista dalla Regione – ha concluso Branda – è certamente uno sforzo apprezzabile, il problema è che dopo l’intervento del Governo, quello calabrese va rimodulato, perché gli interventi regionali devono essere aggiuntivi. Credo che la giunta regionale impiegherà questi fondi sicuramente per il sociale”.

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