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Ospedale Soverato, Fratelli d’Italia Basso Ionio: “non cada nell’abbandono”

Calabria

Ospedale Soverato, Fratelli d’Italia Basso Ionio: “non cada nell’abbandono”

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ospedale di soverato cz 1

“Ci appelliamo al Sindaco Alecci in qualità di massima autorità territoriale di salute pubblica, ma anche al Presidente Santelli”

 

SOVERATO (CZ) – “Ancora una volta la politica deve farsi da portavoce là dove l’immobilismo amministrativo e burocratico si rifiuta di affrontare i problemi che affliggono la nostra comunità. Siamo a Soverato e parliamo, per l’ennesima volta, dell’Ospedale del Basso Ionio, struttura logisticamente indispensabile ma, al momento, inadeguata ad affrontare il carico di lavoro a cui è destinata.” Questa la denuncia di Fratelli d’Italia Basso Ionio. “È  bene ricordare – continuano – che il nosocomio Soveratese risulta essere l’unica struttura ospedaliera operativa su un vastissimo territorio, comprensivo di circa 40 Comuni ed almeno 70 mila abitanti e che, stante la vocazione turistica, nella stagione estiva vede triplicare la propria popolazione. Fratelli d’Italia si occupa attivamente di questi argomenti oramai dal 2018 e pare che, tra proclami della dirigenza aziendale e false promesse elargite dalla triade commissariale, nulla sia praticamente cambiato.

Qui, ogni responsabilità pratica viene letteralmente lasciata nelle mani del personale medico e paramedico, che, distinguendosi per spirito di sacrificio personale e professionale, cerca di tenere alto il livello assistenziale, nonostante le pesantissime carenze d’organico, la vetustà di molti macchinari ed il palese buio organizzativo. A noi non va di restare a guardare, e vogliamo, ancora una volta, urlare il nostro disdegno a fronte di una situazione paradossale ed enormemente dannosa per i cittadini, particolarmente in un momento di crisi sanitaria in atto ed alle porte del periodo estivo. Vogliamo rivolgerci al Sindaco Alecci in qualità di massima autorità territoriale di salute pubblica, ma ci appelliamo anche al Presidente Santelli, convinti che il nuovo Governo Regionale  riuscirà, senza proclami ma fattivamente, ad entrare nel merito della vicenda, riportando una ventata di speranza a tutto un territorio, ma sopratutto ad una categoria professionale, quella dei sanitari.”

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