Operazione “Alto Tasso”, il riesame revoca il divieto di dimora a Cosenza e Rende per uno degli indagati

Il tribunale del riesame di Catanzaro ha revocato il divieto di dimora nei comuni di Rende e Cosenza a carico del 64enne S.C., indagato insieme ad altre 4 persone, nell’operazione antiusura “Alto Tasso” sostituendolo con l’obbligo di firma

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COSENZA – Il Tribunale del riesame di Catanzaro, accogliendo le richieste avanzate dall’avvocato Francesco Chiaia, ha revocato il divieto di dimora nei comuni di Rende e Cosenza a carico del 64enne S. C. indagato nell’operazione antiusura “Alto Tasso” eseguita dalla Polizia di Stato che ha portato anche all’arresto di altre 4 persone, 3 finite in carcere e uno ai domiciliari e partita dalla denuncia fatta nel giugno 2018 da una delle vittime di usura, ha permesso ai poliziotti di individuare un gruppo di “strozzini” che prestava soldi a persone in stato di bisogno, esigendo poi in cambio la restituzione di esorbitanti somme di denaro.

Il Tribunale del Riesame ha disposto la revoca il divieto di dimora nei comuni di Cosenza e Rende  a uno dei cinque indagati e disposto dal Gip M. Gallo su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, sostituendolo con l’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria su richiesta della difesa e al quale la Procura di Cosenza si era opposto anche in sede d’udienza di riesame. Il Tribunale ha ridimensionato la portata cautelare della vicenda nei confronti del 64enne. ed ha accolto le richieste avanzate dall’avvocato Francesco Chiaia, difensore di S. C., che è indagato solo per ipotesi di reato previsto dall’art. 132 d.lgs. n.385/1993, ossia l’aver esercitato l’attività di concessione di finanziamenti in assenza di autorizzazione della Banca d’Italia e senza essere iscritto negli elenchi di cui agli art.li 111 e 112 dello stesso d.lgs. n.385/1993.