Provincia
Sequestrati nel cosentino i beni di un esponente del clan “Farao Marincola”
La Guardia di Finanza di Cosenza, con il coordinamento della Procura di Catanzaro e della Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito il provvedimento di sequestro ai fini della confisca
MANDATORICCIO (CS) – Beni immobili e rapporti finanziari, per un valore di circa 200mila euro sono stati sequestrati a Vincenzo Santoro, ritenuto legato alla cosca di ‘ndrangheta “Farao – Marincola”, operante nel territorio di Cirò Marina, nel crotonese. Ritenuto un soggetto ad alta pericolosità sociale, Santoro è coinvolto nell’operazione “Stige” a seguito della quale, il 25 settembre 2019, il Gup del Tribunale di Catanzaro, all’esito del giudizio abbreviato per numerosi imputati, ha pronunciato a suo carico la sentenza di condanna in primo grado, alla pena di 17 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, procurata inosservanza di pena, favoreggiamento personale, turbata libertà degli incanti, tentata estorsione, tutti aggravati dal metodo mafioso.
I beni di Santoro intestati alla figlia
Rispetto alla sua partecipazione alla cosca di ‘ndrangheta “Farao – Marincola”, Santoro è indicato come il controllore di tutto l’altopiano silano, occupandosi anche del sostegno ai latitanti, con compiti di controllo e coordinamento di coloro che gestiscono gli appalti boschivi pubblici e privati, tenendo i rapporti con le diverse organizzazioni criminali del territorio. Gli accertamenti svolti dai militari della Guardia di Finanza di Rossano nei confronti dell’uomo e della sua famiglia, tutti residenti nel comune di Mandatoriccio – hanno permesso di ricondurre a Santoro i beni immobili di cui si chiede la confisca, sebbene intestati alla figlia in conseguenza di un atto di compravendita, stipulato, nel dicembre 2017, come mero espediente utilizzato dal padre al fine di attribuire fittiziamente i beni alla figlia.
Si tratta di immobili di proprietà dello stesso Santoro e della moglie già dall’anno 2000, mentre dal contratto di compravendita, stipulato nell’anno 2017, emerge la donazione alla figlia che, tuttavia, non risulta di fatto avvenuta, così come emerso dalla documentazione bancaria.
Le indagini patrimoniali svolte dalla Guardia di Finanza hanno evidenziato che, nel periodo interessato, Vicenzo Santoro Vincenzo e i componenti del nucleo familiare non hanno prodotto redditi e adeguate risorse economiche, di provenienza lecita, evidenziando la sperequazione tra capacità reddituale e il valore dei beni acquisiti, consistenti in particolare in 3 immobili nel Comune di Mandatoriccio oltre che nelle eventuali risorse finanziarie nella disponibilità diretta del proposto ovvero dei componenti del suo nucleo familiare.




Social