Italia
Scuola, si delle Regioni al documento dell’ISS. CTS “prepariamoci a probabili chiusure”
Le regioni hanno dato l’ok al documento per la gestione dei casi con regole uguali in tutta Italia. Restano le preoccupazioni per aule e trasporti. Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo in audizione alla Camera “pronti a nuove precauzioni se il contagio sale. Dobbiamo prepararci a probabili chiusure”
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COSENZA – C’è il via libera della Conferenza delle Regioni al documento dell’ISS con le indicazioni operative per la gestione di casi e focolai nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia. Domani, una conferenza unificata, darà il via libera definitivo alle regole che saranno unitarie in tutte le Regioni. Ma dalle stesse Regioni permangono le preoccupazioni per le aule e i trasporti dove servirà far rispettare il distanziamento.
Di questo e altro ha riferito in audizione alla Camera il coordinatore del Cts Agostino Miozzo che ha evidenziato come tutti “vogliamo arrivare all’apertura della scuola e al suo mantenimento anche se ci dobbiamo preparare a probabili chiusure, dobbiamo fare i conti con la realtà” ha detto il presidente del Cts . Parlando di spazi ed enti locali, Miozzo ha spiegato che la Protezione Civile sta monitorando “eventuali criticità per intervenire in caso di emergenza estrema“. “Tutti si rendono conto che ci sono rischi ma sono valutati sul piatto di bilancia che sono assoluti sulla necessità di riaprire la scuola”, ha proseguito Miozzo. Distanziamento, uso mascherine, igiene, rimangono fondamentali – ha chiarito – come prevede anche la comunità scientifica. “Noi abbiamo adottato il parametro del metro e su quello abbiamo dato l’impostazione su tutto”.
Sulla questione dei trasporti degli studenti, Miozzo ha detto che “chiuderemo oggi il verbale di aggiornamento sul trasporto pubblico locale, entro questa sera sarà disponibile”. Parlando di mascherine e di difficoltà per i disabili, Miozzo ha detto di avere ben presente il problema, avendo una sorella sorda “da 0 a 6 anni non è richiesta mascherina per i bambini mentre per gli operatori sì. Stiamo facendo una valutazione delle mascherine trasparenti per gli operatori, che potrebbe consentire di comunicare il movimento labiale al bambino. Si tratta delle mascherine che potrebbero essere usate dai non udenti”.
Ma non c’è “nulla di granitico” sulle mascherine. “Tra due settimane vedremo come è l’andamento dell’epidemia: se schizza verso l’alto molto probabilmente altre precauzioni dovranno essere prese ma siamo convinti questo non succederà; ci saranno se necessari dei lockdown locali, quello totale è memoria del passato, non dovremo piu’ immaginarlo”. ha aggiunto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, in Commissione Istruzione della Camera. Miozzo ha detto che fosse dipeso da lui avrebbe “ reso obbligatori i test sierologici ai docenti: questo in virtù della certezza propria e di chi sta attorno per un senso di responsabilità. E’ una procedura invasiva che deve avere un percorso normativo, ma siete voi i rappresentanti del Parlamento”. Sull’obbligo delle mascherine precisa: “Non c’è nulla di granitico”.
3 milioni di euro per kit e corredi didattici standard e innovativi
Kit e corredi didattici standard e innovativi, strumenti per la didattica digitale integrata, quaderni, astucci, diari. Sono tutti materiali che potranno essere acquistati dalle scuole con i fondi stanziati dal Ministero dell’Istruzione, quasi 3 milioni di euro, da utilizzare per venire incontro alle necessità delle studentesse e degli studenti meno abbienti delle scuole del primo e del secondo ciclo e dei CPIA, i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti.
Il finanziamento arriverà direttamente alle scuole, in un’unica soluzione, prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il Ministero ha già individuato gli Istituti destinatari, dando priorità a quelli con indici più alti relativi a dispersione scolastica e disagio negli apprendimenti e in base allo status socio-economico della popolazione di riferimento. Oggi è partita la nota informativa alle scuole interessate. In particolare, gli Istituti del primo ciclo individuati per il finanziamento sono 2.114 e potranno acquistare kit didattici che comprendono quaderni, astucci, diari e supporti digitali. Per altre 1.539 scuole del secondo sono previste risorse per il potenziamento della connettività di istituto e degli studenti meno abbienti. I CPIA (86) potranno acquistare kit didattici e supporto alla connettività. La misura va ad aggiungersi alle risorse già stanziate a inizio luglio dal Ministero per garantire il diritto allo studio di studentesse e studenti delle secondarie di I e II grado in condizioni di svantaggio. Fondi con cui le scuole stanno acquistando libri di testo scolastici digitali e/o cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Le richieste pervenute dagli Istituti rispetto al budget totale consentiranno di dare libri gratis e dispositivi digitali a oltre 425 mila alunne e alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. “Questa estate, insieme alle misure e alle risorse per la ripartenza – sottolinea la Ministra Lucia Azzolina – abbiamo voluto dare un segnale concreto alle famiglie in difficoltà. Abbiamo dato soldi direttamente alle scuole per libri e kit didattici. Un finanziamento diretto che consente di venire subito incontro, con acquisti immediati, alle esigenze delle studentesse e degli studenti”. Libri gratis, il numero di studenti beneficiari per regione: Abruzzo: 7.554 Basilicata: 5.239 Campania: 74.434 Calabria: 17.370 Emilia Romagna: 21.429 Friuli Venezia Giulia: 5.306 Lazio: 28.906 Liguria: 6.718 Lombardia: 51.076 Marche: 11.305 Molise: 2.096 Piemonte: 26.088 Puglia: 45.920 Sardegna: 10.707 Sicilia: 61.184 Toscana: 21.998 Umbria: 5.896 Veneto: 21.823 Totali: 425.04



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