Cosenza
Sanità, Iacucci: “è necessario un confronto con i sindaci del territorio”
“Abbiamo una grande opportunità e non possiamo perdere questa occasione, dobbiamo lavorare uniti per raggiungere lo stesso obiettivo: far fronte all’emergenza e garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute”
COSENZA – “Rinnovo anche io l’invito a convocare i Comitati di rappresentanza della Conferenza dei sindaci sul tema della riorganizzazione territoriale dell’Azienda Sanitaria di Cosenza. Continuiamo a sostenere la battaglia portata avanti dal presidente della Conferenza dei sindaci, Flavio Stasi. È necessario un confronto con i sindaci del territorio, conoscere nel dettaglio le criticità, le esigenze, le carenze sanitarie e le richieste di coloro che vivono in prima persona i bisogni reali dei cittadini, prima di adottare un Piano aziendale di riorganizzazione territoriale.” Così esclama il Franco Iacucci, presidente della Provincia di Cosenza.
“Un’attenta analisi dei servizi sanitari, – continua – raccogliendo le impressioni dei sindaci, aiuterebbe ad affrontare al meglio questa fase di emergenza che, ad oggi, desta non poche preoccupazioni. Serve progettare e potenziare la sanità sui territori con i fondi già esistenti e le risorse che arriveranno dall’Europa. Abbiamo una grande opportunità e non possiamo perdere questa occasione, dobbiamo lavorare uniti per raggiungere lo stesso obiettivo: far fronte all’emergenza e garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute dando il via libera a misure sanitarie appropriate.
Ecco perché mi associo all’appello del presidente della Conferenza dei sindaci che, con una nuova lettera indirizzata al commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro e al commissario dell’Asp Cinzia Bettelini, chiede di sospendere l’attuazione del DCA 65/2020 e delle delibere delle Aziende sanitarie conseguenti con contestuale convocazione dei Comitati di rappresentanza della Conferenza dei sindaci e di convocare, inoltre, la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria sociosanitaria e socioassistenziale.”



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