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Cosenza si candida a ricevere in donazione la “Maestà sofferente”. Occhiuto scrive a Gaetano Pesce

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Cosenza si candida a ricevere in donazione la “Maestà sofferente”. Occhiuto scrive a Gaetano Pesce

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maesta sofferente gaetano pesce

Gaetano Pesce, l’architetto ligure autore della prestigiosa opera ha deciso di donare alla Calabria la “Maestà sofferente” una poltrona gigantesca, ambasciatrice del messaggio e della denuncia contro la violenza sulle donne

 

COSENZA – La città potrebbe presto arricchire la sua imponente collezione di opere d’arte già presente sul territorio cittadino. Il sindaco Mario Occhiuto ha, infatti, avanzato la candidatura della città a ricevere in donazione la “Maestà sofferente”, prestigiosa opera dell’architetto ligure Gaetano Pesce. E lo ha fatto scrivendo una lettera allo stesso Pesce. “E’ con immenso piacere – scrive Occhiuto – che ho appreso dalla stampa della Sua lodevolissima intenzione di donare alla Calabria la Sua “Maestà sofferente”. Una notizia che per noi rappresentanti di quelle istituzioni impegnate nello sforzo proteso a fare delle nostre città non solo il luogo per la valorizzazione dei nostri giacimenti culturali, ambientali o paesaggistici, ma una sorta di work in progress che si arricchisce di volta in volta di una sempre continua creatività, è quasi un toccasana e, al tempo stesso, una conferma, ove mai ve ne fosse bisogno, che ciò in cui abbiamo investito non è stato inutile”. Nella missiva Occhiuto presenta la città, i luoghi di interesse culturale, tra cui il Mab (Museo all’aperto Bilotti) che si snoda lungo l’isola pedonale di corso Mazzini e dove sono presenti sculture di assoluto valore, opera dei maestri del ‘900, e ripercorre le tappe della propria consiliatura.

“Per concludere, – scrive Occhiuto nella missiva – oggi Cosenza è una città con 15 nuove piazze, con viali che hanno sostituito le vecchie strade, arrivando anche a vincere le ritrosìe dei cittadini. Se potessi scegliere una città del futuro sceglierei una città senza auto, con pezzi di qualità architettonica inseriti nei quartieri dormitorio o degradati. Una città che abbia un centro più esteso con opere di riconnessione urbana e che restituisce ai cittadini quegli spazi una volta di attraversamento e inquinati. Non mi resta che invitarla, dunque – conclude la sua lettera a Gaetano Pesce il sindaco – a trascorrere qualche giorno a Cosenza, sì da rendersi personalmente conto del contesto culturale e architettonico nei quali la città è immersa. Sarà Lei e soltanto Lei a valutare la possibilità, che ci gratificherebbe enormemente, di poter donare alla nostra città la Sua importante installazione”.

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