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Il doppio ruolo di Pappaterra, D’Ippolito: “intervenga il ministro, è incompatibile”

Calabria

Il doppio ruolo di Pappaterra, D’Ippolito: “intervenga il ministro, è incompatibile”

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pappaterra domenico

Presidente del Parco del Pollino e direttore generale di Arpacal. Secondo il deputato pentastellato Giuseppe d’Ippolito non può ricoprire i due ruoli

 

COSENZA – Il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito ha presentato una nuova interrogazione, chiedendo l’immediato intervento del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a proposito del finanziamento che l’ente Parco nazionale del Pollino, ha concesso di recente a un festival tenutosi a Castrovillari “malgrado ciò fosse chiaramente vietato da una delibera del consiglio direttivo del Parco e da una determina del suo direttore”.

Nel mirino di D’Ippolito finisce ancora una volta il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che il deputato dei 5 Stelle ritiene incompatibile, perché nel contempo ricopre l’incarico di direttore generale dell’Arpacal.

“Ciò – sostiene il deputato del M5s – dovrebbe indurre il ministro Costa a promuovere la rapida sostituzione di Pappaterra, perché il suo doppio ruolo è in aperto contrasto con alcune norme del decreto legislativo Anticorruzione e con l’art. 11 della legge regionale della Calabria istitutiva dell’Arpacal, secondo cui il rapporto di lavoro del direttore generale dell’agenzia in questione è regolato dal contratto di diritto privato di durata triennale ed è incompatibile con le altre attività professionali”.

giuseppe d ippolito

Per il parlamentare pentastellato “non c’è più ragione di lasciare Pappaterra alla presidenza del Parco nazionale del Pollino, visto che egli ha proposto quel finanziamento non consentito, a lungo non ha garantito la pubblicità delle sedute del Consiglio direttivo dell’ente e per diverso tempo ha presieduto l’Osservatorio, già finanziato dall’Enel, per il monitoraggio dell’inquinamento della centrale a biomasse del Mercure, posta scandalosamente all’interno del Parco. Arrivati a questo punto è indispensabile che il ministro dell’Ambiente, che è del Movimento 5 Stelle, dia un segnale netto di discontinuità e avvii un rinnovamento tangibile affinché l’ente persegua al meglio le proprie finalità di tutela e valorizzazione ambientale, anche nel rispetto delle regole”.

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