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Pronto soccorso, reparti Covid e personale medico. I Direttori sanitari fanno il punto

Cosenza

Pronto soccorso, reparti Covid e personale medico. I Direttori sanitari fanno il punto

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Annunziata Cosenza covid19 13

Con una nota diffusa dai direttori sanitari si cerca di far chiarezza sull’attuale situazione del personale sanitario, dei posti letto al pronto soccorso e nei reparti covid. Al più presto saranno disponibili ulteriori 20 posti letto Covid e 10 posti di semi-intensiva Covid. Già attivi 10 posti letto nelle due tende. “Qui nessuno si gira i pollici”

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COSENZA – Con una nota congiunta dei direttori dei dipartimenti sanitari dell’Annunziata, l’azienda ospedaliera di Cosenza cerca di fare chiarezza sui numeri che riguardano le unità mediche in servizio al pronto soccorso e sui posti letto a disposizione. Già  questa mattina, in un’intervista rilasciata al nostro quotidiano, il dottor Pino Pasqua, primario dell’Unità di anestesia e rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata, ha spiegato che nonostante le criticità dovute al grande afflusso di pazienti negli ultimi giorni, si sta cercando di gestire al meglio la situazione.

Le unità mediche e sanitarie

Nel pomeriggio ulteriore chiarezza sulle unità mediche in servizio e sui posti letto che stanno per essere aumentati, la nota dell’Azienda Ospedaliera “In relazione alle notizie diffuse da alcuni rappresentanti sindacali – scrivono, pur senza minimizzare il disagio e le difficoltà, della gestione di flussi, sicuramente non adeguati all’attuale struttura e conseguente logistica del Pronto Soccorso, riteniamo sia necessario fare chiarezza sul personale assegnato all’Unità, anche nell’ottica di tranquillizzare i cittadini, in queste ore, impauriti dal vortice di notizie allarmanti che circola. In Pronto Soccorso attualmente lavorano 9 medici compreso il primario; 6 medici di altri reparti effettuano prestazioni aggiuntive, al di fuori dell’orario contrattuale e 3 unità mediche hanno dato disponibilità, sin da subito, a rafforzare la turnazione del Pronto Soccorso. Per quanto riguarda il personale di supporto, allo stato vi lavorano 35 infermieri, 16 OSS e altre 10 unità di inservientato, di supporto alle attività di Pronto Soccorso,  consentono la turnazione nell’arco dell’ intera  giornata. Da sottolineare che, proprio nelle ore in cui si registrano i maggiori picchi di afflusso al PS di pazienti Covid, assistiamo contemporaneamente, a un drastica riduzione degli accessi ordinari. L’afflusso totale di accessi rappresenta circa un quarto rispetto allo storico; di questi, il 25% sono costituiti da accessi di PS ostetrico e PS pediatrico, quindi solo in transito.

Il numero di posti letto

L’Azienda Ospedaliera già dispone di 69 letti di degenza ordinaria Covid + 19 letti Covid in Terapia Intensiva e Rianimazione. Si stanno predisponendo le azioni per aprire ulteriori 20 posti letto Covid che saranno gestiti dai medici della Medicina Interna e che contribuiranno a decongestionare il Pronto Soccorso. Da domani  saranno inoltre attivi ulteriori 10 posti di semi-intensiva Covid gestiti dai medici della Rianimazione. Sono già attivi 10 posti letto nelle due tende allestite sul piazzale di via Zara utilizzate come area OBI-Covid, a supporto del Pronto Soccorso,  dove saranno accolti i pazienti in attesa di ricovero.

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E’ destituita di fondamento la notizia relativa al personale medico che sarebbe, in questo momento, in ferie “perché i reparti sono vuoti. Allo stato risultano in ferie 19 medici, su circa 430 assunti, ma sono ferie pre-pensionamento, programmate prima dell’inizio della pandemia. Il congedo parentale che pure è un diritto garantito, per spirito di servizio e solidarietà tra colleghi è stato richiesto da 6 medici.

Non si abbassa il livello di attenzione

Grazie al lavoro e alla abnegazione di medici, infermieri, Oss, tecnici e operatori tutti – forniti dei prescritti dispositivi di sicurezza e sottoposti a rigorose procedure di contenimento del contagio ospedaliero (1.500 i tamponi eseguiti ad oggi sugli operatori) – non si abbassa il livello di attenzione verso ciascun paziente e l’Hub di Cosenza sta reggendo anche nelle fasi acute di accessi in Pronto Soccorso. La maggior parte del personale medico e infermieristico dell’Annunziata, con responsabilità e alto senso del dovere è mobilitato per fronteggiare l’emergenza sanitaria attuale: i medici e i primari delle chirurgie hanno dato la disponibilità ai turni nella tenda pre-triage. Stiamo lavorando in sinergia con la Direzione Strategica per aumentare le degenze e, nel contempo, continuare a garantire i servizi sanitari urgenti di alta specialità, propri di un ospedale hub, nel rispetto delle ordinanze regionali”.

Il laboratorio e i tamponi analizzati

Ulteriore precisazione si impone per l’attività del Laboratorio di Virologia e Microbiologia diretto dalla dr.ssa Francesca Greco. Il guasto verificatosi, nella giornata di mercoledì, ad uno dei macchinari in uso al Laboratorio di  Microbiologia e Virologia dell’Annunziata, non ha intaccato la capacità di diagnostica Covid del laboratorio di Cosenza che continua a processare i tamponi h 24. In attesa che venga ripristinata la funzionalità del macchinario, che ha una capacità di processazione di massimo 50 tamponi al giorno, presumibilmente entro la giornata di lunedì, prosegue a pieno ritmo la diagnostica Covid del Laboratorio dell’Annunziata di Cosenza. Da settembre la capacità della diagnostica molecolare Covid è raddoppiata. L’Azienda Ospedaliera, tramite la Protezione Civile ha noleggiato Nimbus, uno strumento gemello della piattaforma diagnostica già in uso nel Laboratorio di Virologia dell’Annunziata che ha portato a 700 il numero totale di tamponi in grado di essere processati nelle 24 ore. Riprogrammata, quindi, l’attività diagnostica del Laboratorio di Virologia e  Microbiologia, in funzione dell’aumentata domanda di processazione dei campioni provenienti, sia dal Presidio Ospedaliero, dai ricoveri e dagli  interventi in urgenza /emergenza, dalla riapertura dell’erogazione di attività sanitaria elettiva,  sia dalle cliniche private e dalle RSA e dal tracciamento territoriale che le USCA trasmettono al laboratorio secondo la loro graduatoria di priorità.

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