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Sorpresi a “caccia di tesori archeologici”: denunciati due tombaroli

Calabria

Sorpresi a “caccia di tesori archeologici”: denunciati due tombaroli

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tombaroli crotone

Oltre alla denuncia i due uomini sono stati sanzionati con 533 euro a testa di multa, per aver violato le prescrizioni anti covid-19, avendo lasciato il proprio comune di residenza per motivi non previsti dalla normativa vigente

 

CROTONE – Erano andati a caccia di reperti archeologici ma sono stati sorpresi da due poliziotti liberi dal servizio e denunciati. Protagonisti due uomini di Strongoli, nel Crotonese, accusati di violazione del Codice dei beni culturali e paesaggistici e per impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato in sito archeologico non sottoposto a vincolo. Il sito in questione è ubicato in località Margherita soprana, a nord di Crotone, dove ai poliziotti che stavano effettuando una battuta di caccia nella zona non è sfuggita l’insolita attrezzatura utilizzata da quegli uomini, ovvero due metal detector e due zappe con l’ausilio dei quali avevano già recuperato dieci reperti, parte dei quali risultati essere beni archeologici appartenenti allo Stato, poiché risalenti all’età tardo antico – alto medioevo, quindi ricompresi tra il V e il X secolo.

Per la valutazione storico-culturale, ma anche collezionistica, i reperti sequestrati sono stati sottoposti a specifici approfondimenti da parte degli esperti del settore, per cui è stata interessata la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio. Oltre alla denuncia i due uomini sono stati sanzionati con 533 euro a testa di multa, per aver violato le prescrizioni anti covid-19, avendo lasciato il proprio comune di residenza per motivi non previsti dalla normativa vigente.

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