Calabria
Vaccino anti-Covid, piano strategico: priorità per oltre 6mln di persone
Tra cui operatori sanitari e sociosanitari, personale ed ospiti delle Rsa, anziani over 80. L’Agenzia italiana del farmaco si doterà di un Comitato scientifico per evidenziare ogni eventuale segnale di rischio
COSENZA – Il vaccino anti-Covid in Italia sarà prioritario per oltre 6 milioni di persone in Italia. É la stima della “numerosità” che emerge Piano strategico vaccinale, sulla base di dati Istat, Ministero della Salute, Regioni e Commissario straordinario. Tra le categorie che riceveranno per prime il vaccino, gli operatori sanitari e sociosanitari che sono 1.404.037; personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani 570.287; anziani over 80 anni 4.442.048. I primi a ricevere l’inoculazione corrispondono in totale a 6.416.372 persone. La categoria tra i 60 e i 79 anni, che verrà vaccinata in una delle fasi successive, conta 13.432.005 individui. I pazienti cronici sono 7.403.578.
Aifa e Comitato scientifico insieme per evidenziare eventuali rischi
“L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, si doterà di un Comitato scientifico che, per tutto il periodo della campagna vaccinale, avrà la funzione di supportare l’Agenzia e i responsabili scientifici dei singoli studi nella fase di impostazione delle attività, nell’analisi complessiva dei dati che saranno raccolti, e nell’individuazione di possibili interventi”. E’ quanto si legge nel Piano strategico sulla campagna vaccinale contro il Covid. “La finalità – viene spiegato – è quella di disporre della capacità di evidenziare ogni eventuale segnale di rischio e di confrontare i profili di sicurezza dei vaccini e fornire raccomandazioni”
L’Aifa, in aggiunta alle attività di farmacovigilanza che sono normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini anti-Covid.
Nel Piano strategico viene inoltre spiegato che uno degli obiettivi fondamentali “è quello di monitorare gli eventuali eventi avversi ai nuovi vaccini Covid nel contesto del loro utilizzo reale, di identificare e caratterizzare prontamente eventuali nuovi rischi ancora non emersi, e di individuare eventuali problematiche relative alla qualità”. Viene quindi ritenuto “necessario predisporre una sorveglianza aggiuntiva sulla sicurezza dei vaccini stessi. Le attività di sorveglianza devono essere pianificate accuratamente, in termini sia di raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa (farmacovigilanza passiva) che di azioni pro-attive attraverso studi/progetti di farmacovigilanza attiva e farmacoepidemiologia”.
L’appello di Arcuri: “Aiutateci per la campagna di vaccinazione”
“Faremo una call aperta per personale che dovrà aiutarci nella somministrazione dei vaccini. Ci aspettiamo al picco della campagna di vaccinazione di poter utilizzare fino a tremila medici e fino a dodicimila infermieri. In Italia ci sono neolauretati, specializzandi e medici in pensione ancora nelle piene capacità di esercitare il loro lavoro. Faccio un appello a queste categorie: dateci una mano, servirà al Paese. Dobbiamo dare tutti una mano”. Lo ha detto il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri.



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