Calabria
Canzoni che celebrano la mafia e contro la polizia. Esposto in procura “testi raccapriccianti”
Bufera sulla cantante Teresa Merante. Il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp annuncia un esposto in procura per istigazione a delinquere “questa signora, che si definisce cantautrice, รจ interprete di una canzone che inneggia ai latitanti della ‘ndrangheta. Un pugno allo stomaco”. Esposto a Gratteri del sindacato di polizia Fsp. Lei “un polverone mediatico”
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REGGIO CALABRIA –ย Finora se ne era parlato solo sui giornali e sul Web, ma ora il caso di Teresa Merante, cantautrice calabrese, finisce in mano alla magistratura. Ad annunciare esposti alla magistratura sono sindacati e politici. La donna รจ sotto accusa per il contenuto di alcuni testi che, secondo i suoi detrattori, inneggerebbero ai capi della mafia calabrese e siciliana. Lei si difende e replica affermando che quelle canzoni fanno parte del repertorio culturale. Nella serata di ieri ha diffuso un video su Facebook in cuiย ย parla di un “grandissimo polverone mediatico”. Il brano โU latitantiโ, afferma, “non รจ stato scritto da me, ma รจ giร stato interpretato in passato da altri cantanti folk”. Stessa ricostruzione anche per un brano sul Capodanno, “rivolto a tutti i calabresi che vivono fuori”, mentre il testo della canzone su Totรฒ Riina “รจ stato scritto da me โ dice โ prendendo spunto dalla fiction Tv”. Merante nega di essere la cantante della malavita, sostenendo che la sua famiglia “nulla ha mai avuto a che fare con la criminalitร organizzata. Non accetto di essere etichettata come la cantante della malavita in Calabria. Le mie interpretazioni in musica sono state canzoni dโamore, dโaggregazione, di allegria sulle bellezze della Calabria e anche sul canto di malavita che fa parte della trazione popolare calabrese fin dagli anni Settantaโ.
Scuse che perรฒ sono servite a poco, visto che sono giร arrivati i primi esposti in Procura. “Stiamo preparando, attraverso l’avvocato Carmen Di Meo del Foro di Roma, che si รจ messa a completa disposizione, un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e di Reggio Calabria nei confronti della cantante calabrese Teresa Merante per istigazione a delinquere” afferma in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “I suoi brani, compreso ‘U latitanti‘ – prosegue – non solo inneggiano alla peggiore forma di delinquenza, ma sono un vero e proprio pugno allo stomaco per chi, come gli appartenenti alle forze dell’ordine, lavora ogni giorno rischiando la vita per estirpare dal Paese il cancro della criminalitร organizzata. Questa signora, che si definisce cantautrice, รจ interprete di una canzone che inneggia ai latitanti della ‘ndrangheta e alle loro attivitร mentre invita a ‘sparare a tutta forza’ contro i poliziotti, definiti ‘brutta cumpagnia’ e pezzenti. Nel suo ‘curriculum’ musicale infatti non ci sono che brani di questo tenore. Ciรฒ che allarma, dunque, รจ che sui social questa sedicente artista abbia un seguito di quasi 90mila persone e che influenzi con i suoi messaggi devianti una grossa fetta dell’opinione pubblica”. “Proprio per questo – conclude Pianese – segnaleremo anche ai social network di intervenire per censurare questi contenuti che istigano alla violenza e all’odio sociale”. contenuti conclude.
Giuseppe Brugnano, consigliere comunale di San Luca e segretario nazionale del sindacato di polizia Fsp (Federazione Sindacale di Polizia) e Saverio Simone Puccio, giornalista e consigliere comunale di Botricello, hanno invece presentato un esposto al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri per chiedere di accertare eventuali fattispecie di reato, tra l’altro l’istigazione a delinquere, nei testi dei brani della cantante folk. “Abbiamo avuto modo di ascoltare i brani della sedicente cantante folk – scrivono Brugnano e Puccio – che inneggiano alla mafia, elogiano boss e latitanti, cantano la gloria di ‘omini d’atri tempi’, con quelle che vengono definite da lei stessa ‘belli paroli’. Nei testi si riscontrano frasi raccapriccianti, tra le quali: ‘Chissa รจ la polizia, sparati a tutta forza a sta brutta compagnia’; ‘non aviti paura, su quattru pezzenti, nui simu i latitanti’; ‘sbirro traditore’; ‘due giudici erano contro (a Totรฒ Riina) e arrivรฒ il loro giorno&hellip li fece uccidere senza pietร (Falcone e Borsellino)'”. Secondo i due amministratori locali, “intorno a Teresa Merante c’รจ un fenomeno tutt’altro che ristretto: poco meno di 90.000 seguaci su Facebook, oltre 51.000 su Instagram, con oltre 5 milioni di visualizzazioni per i suoi video su Youtube. Tra i testi che abbiamo avuto modo di verificare, ci sono alcune frasi che appaiono superare il limite della decenza e della semplice libertร di opinione o di espressione. I commenti che appaiono sotto i video e i post della signora Merante destano perplessitร e rischiano di fomentare un clima di illegalitร e ingiustizia. I messaggi che vengono diffusi attraverso questi testi non possono essere ricondotti a mere ricostruzioni artistiche e canore, ma equivalgono ad espressioni di odio nei confronti delle Forze dell’Ordine e della Magistratura e di esaltazione della criminalitร organizzata e dei suoi componenti”.



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