Provincia
Terapia Intensiva ospedale di Paola, reparto ancora chiuso. Domani sit in
Per domani alle 11 è stata promossa una manifestazione pubblica nel piazzale antistante l’ingresso principale. Graziano Di Natale: “Reclamiamo un sacrosanto diritto”
PAOLA (CS) – “Sebbene consideri il neo commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, dott. La Regina, una persona degna di stima, dispiace constatare che, dopo settimane di attesa trepidante, nulla sia cambiato”. Così il consigliere regionale, Graziano Di Natale, sulla realizzazione del reparto di Terapia Intensiva, al quinto piano dell’Ospedale di Paola.
“Reparto nuovo di zecca ma misteriosamente chiuso”
“Insieme ai cittadini abbiamo condotto una grande battaglia di civiltà raggiungendo risultati importanti. -commenta Di Natale – Il reparto di Terapia Intensiva é stato realizzato grazie al nostro impegno ed è costato tanti soldi pubblici. Oltre ai letti è stato arredato di apparecchiature di ultima generazione, tutte collaudate e perfettamente funzionanti. All’ospedale di Paola esiste un reparto nuovo di zecca, all’avanguardia, che potrebbe salvare vite umane ma questo sembra non essere importante per chi è pagato per assumere decisioni nell’interesse pubblico dato che, ad oggi, resta misteriosamente chiuso”.
Il segretario questore dell’assemblea regionale annuncia così la manifestazione pubblica prevista per domani sabato 6 marzo alle ore 11:00 nel piazzale antistante l’ingresso principale dell’ospedale.
“Non possiamo tollerare ulteriori prese in giro. Basterebbe rotare il personale medico in attesa di nuove assunzioni dell’Asp. Per questa serie di ragioni domani manifesteremo il nostro dissenso in maniera pubblica con educazione, rispettando le regole in vigore, al fine di chiedere definitivamente l’attivazione del reparto”. L’esponente politico chiama a raccolta, con moderazione, la comunità: “Non è la mia battaglia. Non esiste colore politico sulla salute pubblica, e per questo chiedo il sostegno di tutti. Dobbiamo essere uniti affinché si possa lottare per un nostro diritto. La Terapia Intensiva – conclude – in un ottica di riorganizzazione e di implementazione dei servizi sanitari, rappresenterebbe un inversione di tendenza importante risultando un iniezione di fiducia per un territorio abbastanza bistrattato. All’Asp chiedo coraggio. Noi, dal canto nostro, non concederemo sconti; Adesso apritela, senza se e senza ma”.




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