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In Calabria altri 32 centri vaccinali. Ma nel cosentino finite le dosi Pfizer, comuni a secco

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In Calabria altri 32 centri vaccinali. Ma nel cosentino finite le dosi Pfizer, comuni a secco

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Mentre in Calabria sono state somministrate il 61,6% delle dosi disponibili, per velocizzare la campagna di vaccinazione saranno istituti altri 32 nuovi centri. Ma nelle ultime ore è la mancanza dei vaccini Pfizer a preoccupare. Già tre i comuni del cosentino hanno dovuto rinviare la campagna vaccinale degli over 80. A Luzzi anziani costretti a ritornare a casa

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COSENZA – È salito al 61,6% il tasso di somministrazione dei vaccini anti Covid in Calabria ma la regione resta sempre ultima per numero di dosi utilizzate. Secondo i dati aggiornati dell’Agenzia italiana del farmaco sono state utilizzate 119.224 dosi delle 193.580. La quota maggiore è andata ad operatori sanitari e sociosanitari (65.508) inseriti nella prima fase insieme a personale non sanitario (24.202) e agli ospiti delle strutture residenziali (9.541). Riguardo alle categorie della seconda fase, 15.113 dosi sono andate agli over 80, 4.684 alle forze armate e 176 al personale scolastico.

32 nuovi centri vaccinali

Intanto, al termine della riunione alla cittadella regionale, l’Unità di crisi ha stabilito effettuare l’analisi dei volumi delle attività dei punti di vaccinazione, al fine di verificare l’andamento reale della campagna. È stato anche deciso di istituire 32 centri vaccinali presso i Comuni capofila dei distretti socio-assistenziali così da arrivare a più di 100 punti. Dalla riunione è stata evidenziata, inoltre, una carenza nel funzionamento dei 78 punti di somministrazione presenti sul territorio regionale. La questione è stata al centro di un’altra riunione, avvenuta questo pomeriggio, alla quale hanno partecipato – oltre al presidente Spirlì e al commissario Longo – tutti i direttori generali e i commissari delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della regione. Durante il vertice, è stato analizzato l’attuale andamento della campagna vaccinale sono state individuate soluzioni utili a incrementare la somministrazione delle dosi in tutto il territorio regionale. “la campagna vaccinale prosegue con i dovuti aggiustamenti – ha detto Spirlì. Oggi abbiamo fatto il punto sulle persone già vaccinate e messo in atto un piano suppletivo, che si aggiunge a quello già presente. Saranno aperti altri 32 punti vaccinali, oltre agli attuali 78. Ho chiesto con vigore che alle categorie già autorizzate si aggiungessero i disabili, i patologici, tra cui anche quelli pregressi, assieme agli accompagnatori e ai conviventi, utilizzando anche i medici di Medicina generale. Seguirò tutto personalmente, facendo anche visita ai centri vaccinali per verificare i modi in cui il servizio viene prestato”.

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Finite le dosi, comuni del cosentino rinviano campagna over 80

Ma nelle ultime ore c’è un altro problema che la Regione dovrà cercare di risolvere al più presto. L’Asp di Cosenza ha terminato tutte le dosi del vaccino Pfizer dopo averle somministrate. In attesa che arrivi all’inizio della prossima settimana la nuova fornitura, diversi comuni sono stati costretti a rinviare la campagna di vaccinazione agli over 80 e bloccare le prenotazioni. Cosa già comunicata oggi dai comuni di Castrolibero (che in soli due giorni aveva vaccinato il 33% degli aventi diritto), Rose e Luzzi. Problemi di approvvigionamento e smistamento dei flaconi che si sono ripercossi anche a Rende dove le persone, in coda dalla mattina, hanno dovuto attendere anche tre ore prima di ricevere la dose nel punto di somministrazione al Centro sociale “Roberta Lanzino”. Dal 4 gennaio scorso, giorno di avvio in tutta Italia della campagna vaccinale, l’Asp di Cosenza ha somministrato 47.400 dosi di vaccino. Il capo della task force dell’Asp Mario Marino ha lanciato l’allarme “è necessario immediatamente integrare e far sì che arrivino al più presto nuove dosi di vaccino. Tra l’altro la scorsa settimana – spiega ancora Marino – rispetto alla fornitura prevista di cinque vassoi, ne sono arrivati solo tre”.

Bruno Bossio “a Luzzi anziani rimandati a casa”

“È assai grave ciò che è accaduto oggi a Luzzi. Cittadini ultra ottantenni in fila e già pronti per fare il vaccino sono stati costretti a tornare a casa perché all’ultimo momento una telefonata avvertiva il sindaco che i vaccini destinati al Comune cosentino non erano disponibili”. Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: “appare evidente il livello di disorganizzazione in cui versa la campagna vaccinale in Calabria che, lo ricordiamo, resta ultima per numero di vaccini disponibili somministrati. Nonostante tutti gli annunci e le attese legate alla nomina di Longo a Commissario non possiamo far altro che rilevare ritardi e responsabilità in scelte che hanno una portata decisiva nella lotta contro il virus. Siamo di fronte ad una vera e propria assenza di direzione dei processi“. “La odierna vicenda di Luzzi – prosegue la parlamentare dem – è una ulteriore dimostrazione che così non si può andare avanti. Per quanto mi riguarda ho già interessato il ministero della Sanità affinché si metta mano, convocando immediatamente un tavolo con tutti i soggetti interessati, al piano vaccinale calabrese. La nostra terra non può più aspettare”.
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