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Incassavano il reddito di cittadinanza o il bonus spesa indebitamente, 56 persone denunciate

Calabria

Incassavano il reddito di cittadinanza o il bonus spesa indebitamente, 56 persone denunciate

Il danno per l’erario ammonta ad oltre 80 mila euro, mentre per il Comune è pari di oltre 11mila euro

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Reddito di cittadinanza

CATANZARO – Sono 56 le persone scoperte e denunciate dai carabinieri che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza o il bonus spesa. In particolare in 22 avevano chiesto e ottenuto, tramite l’Inps, la percezione del sussidio in assenza dei requisiti previsti dalla legge. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di verificare che gli indagati hanno dichiarato informazioni non corrispondenti al vero, inducendo in errore l’Inps al fine di ottenere un ingiusto profitto. Le informazioni fornite non correttamente vanno dalla falsa attestazione sulla residenza, all’omessa o falsa indicazione di altri redditi percepiti e all’omessa comunicazione di precedenti penali ostativi. Il danno complessivo all’erario sarebbe di oltre 80mila euro.

I carabinieri della stazione di Gimigliano hanno  denunciato altre 34 persone per l’indebita percezione del bonus alimentare distribuito dal Comune e previsto dal governo in favore delle famiglie bisognose per l’emergenza pandemica da Covid-19. Gli accertamenti avrebbero consentito di verificare, anche in questo caso,  che gli indagati aderenti al bando comunale avevano dichiarato informazioni non corrispondenti al vero, sostenendo in generale di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza, nel tentativo di indurre in errore l’amministrazione comunale e ottenere così un ingiusto profitto. Le informazioni fornite non correttamente vanno dalla falsa attestazione sulla residenza e sul numero dei componenti il nucleo familiare, all’omessa o falsa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali. Il danno complessivo è pari ad oltre 11.300 euro. Per le condotte contestate è prevista anche una sanzione amministrativa pari al triplo del beneficio illecitamente conseguito.

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