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Montalto in zona rossa, ma pagano solo i commercianti “noi restiamo aperti”

Area Urbana

Montalto in zona rossa, ma pagano solo i commercianti “noi restiamo aperti”

Letizia e Serena hanno deciso di tenere aperto il loro centro estetico “è ingiusto, effetti solo a poche attività sul territorio”

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MONTALTO UFFUGO – Da oggi il comune di Montalto Uffugo dovrà rimanere zona rossa fino al 13 maggio, per come imposto dall’ordinanza regionale, a causa dell’elevato aumento di casi accertati negli ultimi 7 giorni molti dei quali tra i più giovani. Il sindaco Pietro Caracciolo si aspettava queste misure ed in parte ha bacchettato i suoi cittadini per i comportamenti, anche se contesta il fatto che i dati dei positivi, non siano stati spalmati durante tutti i giorni come invece ha fatto dal Comune con le ordinanze di quarantena, ma siano spesso arrivati all’Asp o alla Regione con giorni di ritardo e tutti insieme, trattandosi spesso di tamponi processati in ritardo. Fatto sta che uno dei più grandi centri dell’area urbana di Cosenza, si ritrova in zona rossa,  con la conseguente chiusura di diversi esercizi commerciali, già provati da oltre anno di continue chiusure. Ma c’è chi ha detto no ed ha deciso di tenere aperto il proprio locale.

La quinta chiusura in un anno

“Non vogliamo mettere in discussione l’ordinanza della Regione, ma è altrettanto innegabile che con l’istituzione della zona rossa a Montalto Uffugo, a pagare nuovamente saremo solo e sempre noi commercianti, per questo abbiamo deciso di non chiudere il nostro salone e continueremo a lavorare”. Letizia e Serena sono due giovani ragazze che hanno investito tutto nel loro centro estetico che si trova nella zona di Taverna. Ieri pomeriggio, per la quinta volta in un anno, hanno visto la “mannaia” di un’ordinanza abbattersi sulla loro attività, costretta alla chiusura per come imposto dal decreto del Governo nei territori che si trovano in zona rossa.

“Noi chiusi e i clienti si sposteranno nei comuni vicini”

Ma stanche e sfiduciate hanno deciso di non chiudere e questa mattina hanno regolarmente alzato la saracinesca della loro attività “non è possibile, non si può continuare così. Negli ultimi mesi tra zona rossa, arancione o gialla non c’è stata differenza. La gente usciva e faceva quello che voleva con pochissimi controlli. Troviamo ingiusto subire le conseguenze di una chiusura che limita gli effetti solo a poche attività sul territorio. Il risultato penalizza solo noi, visto  che i clienti si sposteranno in un comune vicino per continuare ad usufruire tranquillamente dei servizi che noi offriamo. Proprio domani che è la festa dei lavorati, abbiamo deciso di tenere aperto perché lavorare è un nostro diritto.  Continuiamo a pagare tasse e tributi e non siamo state aiutate né dal Governo né tantomeno dalle amministrazioni locali che invece dovrebbero essere vicine a propri cittadini. Per questo apriamo e continueremo a lavorare con le serrande alzate senza nasconderci o farlo di nascosto. Abbiamo avvertito i nostri clienti, spiegandogli che sono passibili di sanzioni. Molti ci hanno dato sostegno ed hanno confermato il loro appuntamento”.

 

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