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Ordinanza di Speranza, Calabria ancora in zona arancione. Una sola regione in rosso

Calabria

Ordinanza di Speranza, Calabria ancora in zona arancione. Una sola regione in rosso

Solo la Valle D’Aosta in zona rossa, mentre passa in arancione la Sardegna. Fascia dove rimarrà per un altra settimana la Calabria

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Calabria zona arancione 2

COSENZA – Come annunciato questa mattina, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia a seguito del nuovo report, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. È in area rossa la regione Valle D’Aosta. Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.

Nonostante l’indice RT sia sceso ancora, attestandosi ad un valore di 0.75 (range 0.69-0.81) e il rischio sceso da alto a moderato con uno scenario di tipo 1 (aumenta invece leggermente l’incidenza che passai dai 152 ai 169 casi ogni 100mila abitanti), servono due settimane di dati in miglioramento per cambiare fascia e passare a una con meno restrizioni. Per la Calabria in zona gialla, dunque, bisognerà aspettare la prossima settimana, sempre che i dati continuino a mostrare un andamento positivo. “Nel contesto italiano in cui la vaccinazione “sta procedendo ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate”. E’ quanto si legge nella nuova indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità e Ministero della Salute. Mentre il lineage B.1.1.7 (variante inglese) è ormai “ampiamente predominante, particolare attenzione – avvertono Iss e ministero – va riservata alla variante P.1, brasiliana, la cui prevalenza è rimasta pressoché invariata rispetto alle precedenti indagini.

Servono misure per fermare le varianti

“Nell’attuale scenario europeo e nazionale, caratterizzato dalla emergenza di diverse varianti, evidenzia l’indagine, “è necessario continuare a monitorizzare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la circolazione delle varianti del virus SARS-CoV-2“. Al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto è importante, concludono Iss e ministero, mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi.

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