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Morì in moto sulla statale 106 nel cosentino, legale dell’automobilista “giudizi fuorvianti”

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Morì in moto sulla statale 106 nel cosentino, legale dell’automobilista “giudizi fuorvianti”

“In riferimento alle ricostruzioni diffuse in questi giorni sui media, che – scandisce l’avvocato – necessitano di correzioni e rettifiche”

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incidente mortale 106 2

MANDATORICCIO (CS) – “Morte motociclista di Torretta di Crucoli sulla SS106 nel territorio di Mandatoriccio Mare, la responsabilità del sinistro avvenuto nel giugno 2020 è da attribuire alla condotta di guida del centauro che, purtroppo, vi ha perso la vita”. È quanto precisa l’avvocato Tommaso Caliciuri, legale dell’automobilista D.M. di Mandatoriccio, in riferimento alle ricostruzioni diffuse in questi giorni sui media, che – scandisce l’avvocato – necessitano di correzioni e rettifiche. Il legale aveva già ribadito un anno fa poca chiarezza e “giudizi fuorvianti” sulla dinamica dell’incidente.

La procura di Castrovillari chiede il rinvio a giudizio

Il Pubblico Ministero della Procura di Castrovillari, Valentina Draetta, a capo del procedimento penale per il tragico decesso, a soli 36 anni, del crotonese Giacomo Capalbo, al termine delle indagini preliminari ha chiesto il rinvio a giudizio, contestandogli il reato di omicidio stradale, per l’automobilista che ha tagliato la strada alla moto della vittima causandone il decesso: si tratta di D. M., anche lui (oggi) di 36 anni.

La notizia – sottolinea – è monca, fuorviante e tende a generare palese confusione sulla circostanza. La contestazione formulata dalla Procura di Castrovillari è riportata in modo parziale e focalizzata su elementi che non possono avere alcun rilievo. L’imputazione, omessa nella ricostruzione giornalistica letta sui media, recita che il motociclista percorreva la SS 106 in direzione opposta di marcia (TA-RC) con il suddetto mezzo, giunto all’altezza della progressiva chilometrica Km. 309+228, alla velocità di 186 km/h, superiore al limite di 50 Km/h imposto, non commisurata allo stato dei luoghi, caratterizzata dalla presenza di numerosi accessi ad abitazioni ed intersezioni stradali, costituendo un potenziale pericolo alla circolazione, impattava violentemente con l’autovettura…..”

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