Area Urbana
Morto in un incidente a Portapiana, il ricordo di Tonino ‘U partigiano
Il commovente messaggio di Prendocasa Cosenza dopo la morte di Antonio Marino “uniti in mille battaglie, nella gioia e nel dolore”
COSENZA – Morto in un tragico incidente stradale nella zona di Portapiana, ieri sera nel centro storico di Cosenza. Antonio Marino, di 62 anni, oggi, viene ricordato dai compagni del comitato Prendocasa Cosenza in un commovente messaggio lanciato sulla pagina facebook in cui viene ricordato come “partigà , fratello e compagno nostro”.
“Uniti in mille battaglie, nella gioia e nel dolore”
“Ieri sera a causa di un incidente ci ha lasciato Tonino ‘U partigiano. Uno di noi. In queste ore, insieme a lui, avremmo dovuto percorrere lo stivale, come tante volte è accaduto in questi anni, in direzione Roma, per partecipare al corteo nazionale per il diritto all’abitare. Invece siamo qui, impegnati nell’impossibile compito di trovare le parole giuste per omaggiare un compagno e un fratello. Ogni aggettivo speso sarà riduttivo. Tanto è l’affetto nei suoi confronti, tanto è il dolore di queste ore”, scrive il comitato Prendocasa su facebook.
“Con Tonino negli ultimi dieci anni abbiamo vissuto fianco a fianco. Abbiamo condiviso il sonno e mille battaglie. “Uniti nella gioia e nel dolore”, come cantano i fratelli di Cosenza vecchia, il quartiere nel quale è nato e cresciuto.
Una presenza discreta quanto costante e fondamentale. Nei momenti più duri e difficili non c’è stato mai bisogno di voltare le spalle per cercarlo, lui era lì. In prima linea. Sempre. Non poteva esistere un soprannome per lui più calzante, partigiano. Si era avvicinato in punta di piedi alla lotta per il diritto all’abitare. Occupazione dopo occupazione, corteo dopo corteo ne è diventato, in breve tempo, una colonna portante. Presenza irrinunciabile.
Per lui che aveva vissuto sulla propria pelle, in strada, una delle stagioni più difficili della nostra città , l’esperienza di Prendocasa rappresentava il riscatto. Ne era fiero. L’amore che nutriva verso i compagni e le compagne era immenso, è immenso”.
“Da oggi Cosenza è più povera e noi tutti più soli – concludono – A queste righe ne seguiranno altre, glielo dobbiamo.
GRAZIE PARTIGIÀ, ci hai insegnato tanto. Per sempre con noi, fratello e compagno nostro”.



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