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Terme Luigiane chiuse, la rabbia dei lavoratori e dei turisti: “un disastro vergognoso”

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Terme Luigiane chiuse, la rabbia dei lavoratori e dei turisti: “un disastro vergognoso”

La manifestazione promossa dalla Cisl per protestare contro la mancata riapertura delle Terme Luigiane: “una vergogna, un disastro”

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GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Decenni di attività e oggi il disastro. Decine di lavoratori della Sateca hanno preso parte alla protesta promossa dalla Cisl, guidata dal segretario provinciale Gerardo Calabria, per sollevare un nuovo e forte grido contro la mancata riapertura degli stabilimenti delle Terme Luigiane. All’iniziativa partecipano anche cittadini e rappresentanti politici. Nonostante le inutili rassicurazioni del presidente Spirlì, dell’assessore Orsomarso e dopo gli scontri tra le amministrazioni di Guardia Piemontese e Acquappesa e la Sateca, ad oggi non è stata trovata alcuna soluzione per consentire la riapertura delle attività e a pagarne le spese sono soprattutto i lavoratori, quasi 300 persone.

I manifestanti puntano il dito contro l’incapacità politica dei sindaci dei due territori e contro la Regione Calabria: “Spirlì – sottolineano – ha gli strumenti legislativi per riaprire le Terme. Anche Fausto Orsomarso, assessore al lavoro non è presente al sit in “per rispondere – dicono – alle famiglie che hanno perso il lavoro. Devono spiegarci perchè non riaprono”.

Terme luigiane protesta 03

Si tratta dell’ennesima azione per tentare di non far cadere l’attenzione sulla mancata riapertura visto che ormai si è al 10 luglio. Per questo motivo i partecipanti al presidio annunciano altre iniziative, ancora più eclatanti, se entro lunedì o martedì non avranno notizie dalla Regione Calabria. Sul posto sono presenti anche Polizia di Stato e carabinieri.

“E’ un dramma quello che stanno vivendo non solo i lavoratori – sottolinea Pietro Molinaro, consigliere regionale della Lega – ma anche tutti quelli che facevano cure sanitarie e oggi non capiscono perchè queste Terme sono chiuse. Da rappresentante del Consiglio regionale chiedo a Spirlì ed Orsomarso di intervenire per riaprire questa attività”. “Noi un lavoro lo abbiamo e non vogliamo aiuti dallo Stato” urlano i dipendenti di Sateca. Un disastro vero e proprio che vede coinvolti negativamente anche i turisti e tutte quelle persone che hanno investito e acquistato casa nell’area delle Terme, molte provenienti dal nord Italia e che lo hanno fatto per sottoporsi alle cure termali per varie patologie, anche polmonari. “Una vergogna – dice una signora – noi abbiamo fatto investimenti e devono trovare una soluzione”. “C’è chi viene a fare le cure da anni e questi lavoratori non meritano di essere trattati così. Qui manca il diritto alla salute e il diritto al lavoro che viene buttato via”.

Terme luigiane protesta 04

Terme luigiane protesta 02

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