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La Calabria brucia, gli incendi uccidono altre due persone

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La Calabria brucia, gli incendi uccidono altre due persone

Non basta la devastazione e la distruzione di un patrimonio inestimabile: le fiamme e gli incendi che da giorni colpiscono la Calabria hanno ucciso altre due persone

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Incendi calabria 02

 

REGGIO CALABRIA – Giornata nera sul fronte degli incendi e anche ieri le fiamme hanno divorato ettari di bosco uccidendo anche due persone in Calabria che si aggiungono alle due vittime dei giorni scorsi, zia e nipote, morti in un incendio. Mentre la Regione ha chiesto al Governo lo stato di emergenza, è di ieri sera la notizia dell’arrivo di nuovi rinforzi in Calabria per far fronte ai numerosi incendi. Dal Centro operativo nazionale di Roma arriveranno 130 vigili del fuoco provenienti da Lombardia, Lazio, Toscana, Marche, Veneto ed Emilia Romagna e anche alcuni automezzi. 

“Abbiamo mappato oltre 40 cause alla base degli incendi boschivi: dalle ripuliture dei fondi alle bruciature delle stoppe ai comportamenti dei piromani, che sono una percentuale residuale, al vandalismo. E’ capitato anche di giovani che hanno dato fuoco per vedere in azione la macchina dei soccorsi“, spiega il colonnello Marco di Fonzo, comandante del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo del Comando Carabinieri Tutela Forestale.

In serata sono state fatte evacuare numerose abitazioni a Grotteria, a Cardeto, a San Giovanni di Gerace, Mammola, Gioiosa Jonica e Roghudi. E ieri la Calabria è stata la regione più colpita dai roghi, con due vittime ed ettari di bosco in fumo sull’Aspromonte. Mario Zavaglia, di 76 anni, è morto nelle campagne di Grotteria. Si era recato nella sua proprietà per accudire il proprio orto in contrada Scaletta, alle falde dei monti della Limina. In pochi minuti le fiamme hanno circondato l’abitazione senza lasciare scampo all’anziano.

Sempre in provincia di Reggio Calabria, a Cardeto, un uomo di 79 anni, Nicola Fortugno, è stato trovato morto a causa delle ustioni provocate dall’incendio scoppiato nella zona. Altre quattro persone sono rimaste ustionate a Vinco, frazione pedemontana di Reggio Calabria, e sono state portate in ospedale.

Momenti di apprensione e paura ieri anche al santuario di Polsi, a San Luca circondato dalle fiamme che hanno colto alla sprovvista decine di pellegrini arrivati in auto e a piedi da Cinquefrondi che sono stati scortati dai vigili del fuoco per lasciare in sicurezza l’area minacciata dalle fiamme. La protezione civile ha poi chiuso la principale via d’accesso, all’altezza di Gambarie, e di fatto il santuario è stato isolato. “I piromani sono assassini ambientali. Ma le istituzioni possono e devono fare di più per fermare il fuoco, anche attraverso una coscienza collettiva più attenta e diffusa”, hanno affermato i vescovi calabresi.

Nella sola giornata di ieri sono state 32 le richieste di intervento aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile oggi, di cui 10 dalla Calabria, 9 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dalla Basilicata, 2 ciascuna dalla Campania e dal Lazio, una dalla Puglia.

Incendi calabria 2

Spirlì: “basta sciacallaggio elettorale”

Nel pieno di un dramma Spirlì se la prende con de Magistris e Boccia e “stigmatizza con forza gli atti di volgare sciacallaggio pre-elettorale messi in atto dal sindaco di Napoli e dal responsabile Enti locali del Pd capaci di strumentalizzare anche l’emergenza incendi che sta devastando la Calabria“.

Il presidente della Regione Calabria aggiunge: “De Magistris e Boccia, senza sapere nulla di quanto la Regione, la Protezione civile, Calabria verde, i vigili del fuoco e i volontari stanno facendo da giorni per placare la furia dei roghi che imperversano dal nord al sud della regione, dalle loro comode scrivanie si permettono il lusso macabro di fare campagna elettorale sugli incendi, sulle vittime e sui lutti ambientali con cui le persone dotate di senso delle istituzioni stanno facendo i conti. Prima di scrivere amenità, entrambi avrebbero fatto bene a prendere informazioni da chi è costantemente sul campo e conosce la situazione reale”. “Il modo in cui de Magistris e Boccia rincorrono i voti dei calabresi, oltre a essere rivoltante – conclude Spirlì – offende i cittadini, il buonsenso e il buongusto”. 

 

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